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M5s, il giudice sospende la candidatura di Cancelleri in Sicilia

I magistrati palermitani hanno accolto il ricorso di un candidato M5s escluso perché si era rifiutato di firmare un documento sottopostogli all'ultimo. Ora Cancelleri trema

M5s, il giudice sospende la candidatura di Cancelleri in Sicilia

La vittoria online del candidato dell'M5s Giancarlo Cancelleri alle elezioni regionali siciliane è stata congelata da un provvedimento del Tribunale di Palermo.

I magistrati palermitani hanno rinviato al 18 settembre prossimo la causa per l'integrazione del contraddittorio nei confronti dei candidati classificati in posizioni utili a entrare in lista. Tutto è partito da un ricorso presentato da un militante, Mauro Giulivi, escluso dalle candidature perché non aveva firmato un documento indispensabile per correre sotto le bandiere grilline in Trinacria.

"Mi si chiedeva - ha scritto Giulivi su Facebook -, con un preavviso di 2 ore e 30 minuti, di recarmi presso una fantomatica sede e firmare un documento, mai letto prima, indispensabile per confermare la mia candidatura. Dal momento che ho “sfortunatamente” un lavoro, non ho potuto né leggere, né recarmi in via Scrofani entro le ore 20"

Il Tribunale ha ritenuto che, poiché questo documento (una sorta di codice etico ricco di clausole vincolanti, ndr) è stato imposto prima e non dopo le primarie online, fosse il caso di bloccare tutto. "Poiché non risulta (né è stato allegato) - si legge nel documento pubblicato dalle toghe del capoluogo siciliano - che detta adesione dovesse intervenire prima della candidatura proposta on line, e al contrario risulta che nella precedente procedura per le comunarie detta adesione è stata richiesta solo all’esito delle primarie, e poiché il Giulivi è stato escluso da detta procedura, senza formalizzazione di alcun invito alla relativa sottoscrizione, deve escludersi la sussistenza della causa ostativa alla candidatura (mancata sottoscrizione del c.d. codice etico) prospettata dall’associazione resistente".

Soddisfazione è stata espressa dall'avvocato di Giulivi, Lorenzo Borrè: "Il giudice - spiega all'AdnKronos il legale - nell'ordinanza ha detto che sussiste il fumus boni iuris per la sospensione dei provvedimenti di esclusione della partecipazione di Mauro Giulivi dalle procedure di scelta di candidati dell'M5S alle elezioni regionali del 2017" e di conseguenza "per la sospensione dell'efficacia esecutiva delle votazioni con cui sono stati scelti detti candidati". Il giudice "ha ritenuto però di dover estendere il contradditorio ai candidati votati alle primarie e ha quindi disposto una nuova udienza per il 18 settembre in occasione della quale il provvedimento verrà o confermato o revocato", aggiunge il legale.

Il caso, che rischia di paralizzare quelal che in molti all'interno del M5s siciliano già vedevano come una corsa trionfale, ha un precedente eccellente: quello della ex candidata grillina a Genova Marika Cassimatis, sottoposta a un procedimento disciplinare e poi privata del simbolo da parte di vertici del MoVimento, vicendo però il ricorso davanti al giudice.

La reazione di Cancelleri: "Vado avanti"

I recenti sviluppi giudiziari, però, non sembrano preoccupare il candidato governatore grillino. Che annuncia di voler proseguire con la campagna elettorale nel Messinese e non ha disdetto nessun incontro o comizio.

Il vicepresidente della Camera Luigi di Maio, che oggi si è autoincoronato candidato premier, ha confermato la linea del candidato governatore, ribadendo una volta di più la linea dell' "avanti tutta".

A gettare acqua sul fuoco è comparso un post sul blog di Grillo che assicura che l'M5s rispetterà la sentenza ma che al tempo stesso la formazione pentastellata "in Sicilia ci sarà" ed escludendo il rischio caos.

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