Pier Francesco BorgiaRoma Lo sfibrante braccio di ferro tra Rosa Capuozzo, sindaco di Quarto, e il «direttorio» del Movimento 5 Stelle, dal quale è stata espulsa la stessa Capuozzo, ha trasformato il primo cittadino del comune flegreo in un'abile comunicatrice. Ora cita anche don Milani per sbugiardare e costringere all'angolo Fico e compagni.«È inutile avere le mani pulite se poi le si tiene in tasca». Così ha tuonato sui social network il sindaco di Quarto. «Il Movimento 5 Stelle - scrive sulla sua pagina Facebook la Capuozzo, che intanto proprio ieri ha visto altri due consiglieri, Stefania Ganino e Raffaele D'Alise, lasciare il Consiglio - ha avuto l'occasione di combattere il malaffare in prima linea con un suo sindaco, ma ha preferito scappare a gambe levate, smacchiarsi il vestito, buttando anche il bambino insieme all'acqua sporca. Non si governano così i Comuni e i territori difficili, non si abbandonano così migliaia di persone che hanno creduto nel movimento».E non basta. Emergono infatti nuovi dettagli degli interrogatori sostenuti dalla stessa Capuozzo davanti al pm Woodcock il 14 gennaio. «Ho subito informato l'onorevole Fico del contenuto del mio interrogatorio del 24 novembre». Così il sindaco di Quarto (Napoli) risponde a una domanda del pm sulla circostanza se abbia informato o meno il direttorio del M5S del suo interrogatorio sulle presunte minacce da parte del consigliere comunale Giovanni De Robbio. Poi, sempre nel corso dell'interrogatorio del 12 gennaio, la Capuozzo rivelò anche che percepì la natura illecita delle pressioni esercitate da Giuseppe De Robbio (il consigliere grillino, poi espulso dal Movimento a dicembre, ora indagato per voto di scambio) solo durante il terzo incontro con quest'ultimo che faceva riferimento ai presunti abusi edilizi eseguiti nell'abitazione dove vive con il marito. Insomma la Capuozzo ebbe colloqui con Roberto Fico dopo che i giornali avevano pubblicato foto della sua casa che documentavano presunti abusi edilizi. All'esponente del «direttorio» spiegò che quelle foto le erano state mostrate, prima della pubblicazione, da De Robbio. «Anche dopo questi colloqui - afferma il sindaco - non venne iniziato nei confronti di De Robbio alcun provvedimento di espulsione, benché lo sollecitassi sia pure solo verbalmente».La replica è affidata a un comunicato firmato da senatori e deputati del gruppo. «Quanto emerge nei verbali delle dichiarazioni rese dalla Capuozzo - si legge nel comunicato - conferma che il Movimento non sia mai stato portato a conoscenza della natura ricattatoria delle pressioni del consigliere De Robbio».
«Il Movimento è giunto a conoscenza delle attenzioni della procura di Napoli sul consigliere De Robbio il primo dicembre dalla stessa Capuozzo. In quell'occasione sono stati presi i relativi provvedimenti per allontanare De Robbio».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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