È un'Europa contagiata, angosciata, blindata. Dovunque metti il dito sulla carta geografica, trovi ansia e dolore.
Francia. Le prossime settimane saranno «dure» a Parigi e dintorni: lo ha detto il primo ministro francese Jean Castex, secondo cui «i servizi ospedalieri saranno messi a dura prova e il numero di morti aumenterà». Dopo il superamento del milione di casi dall'inizio della pandemia e i 41.622 casi di ieri (con 163 morti) il giro di vite è estremamente duro: da sabato scorso a ieri la polizia ha compiuto 32.033 controlli ed comminato 4.777 multe per mancato rispetto del coprifuoco. Coprifuoco in 54 dipartimenti.
Spagna. Altro Paese che ha superato il milione di casi dall'inizio dell'emergenza, anzi la prima in Europa prima ancora della Frania, anche se i numeri sono più «italiani»: 16.973 nuovi casi mercoledì.
Germania. Nel corso dell'emergenza sanitaria è stata un po' il Paese modello per il numero di contagi basso malgrado la popolazione numerosa. Ma gli 11.287 casi in ventiquattr'ore preoccupano e spingono Lothar Wieler, direttore dell'Istituto Robert Koch di Berlino (Rki), a chiedere alla popolazione di rispettare meglio le regole.
Regno Unito. Altro Paese in difficoltà con 21.242 casi e 189 morti nelle ultime ore.
Repubblica Ceca. I 14.
969 contagi registrati ieri sono tantissimi in confronto alla popolazione di appena 10 milione. Sarebbe come se l'Italia avesse 90mila casi. Da qui una sorta di lockdown. L'80 per cento dei posti negli ospedali sono pieni, e si calcola che tra 16 giorni il sistema andrà in tilt.
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