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"Mai più casi come quello del signor Di Lalla" La forzista Calabria presenta pdl contro occupazioni abusive

La deputata forzista Annagrazia Calabria spiega a ilGiornale.it la sua proposta di legge sul contrasto alle occupazioni abusive

"Mai più casi come quello del signor Di Lalla" La forzista Calabria presenta pdl contro occupazioni abusive

“La vicenda di Ennio Di Lalla a Roma è una ferita aperta nella coscienza collettiva. Anche in quella del legislatore. Per questo ho deciso di intervenire con una proposta di legge”. Annagrazia Calabria, deputata di Forza Italia, spiega a ilGiornale.it le ragioni della sua iniziativa di legge che prevede maggiori strumenti per contrastare le occupazioni abusive.

Cosa insegna il caso del signor Di Lalla?

"Questa assurda vicenda, purtroppo non isolata, conferma la gravità e la crescente diffusione del fenomeno delle occupazioni abusive di immobili. Si tratta di insopportabili forme di sopruso e sopraffazione su cui il legislatore ha il dovere di intervenire. Non si può permettere che un anziano, costretto in ospedale per alcuni giorni, trovi il proprio appartamento occupato e debba aspettare settimane prima di rientrarne in possesso, per trovarlo poi devastato. Ed è assurdo che, nonostante il signor Di Lalla abbia espletato tutte le necessarie azioni legali, sia potuto tornare in casa sua solo perché la donna occupante abusiva l’ha spontaneamente abbandonata. Esiste un deficit di tutela della proprietà privata a cui dobbiamo porre rimedio".

Cosa prevede il suo testo?

"L'obiettivo è garantire il rilascio tempestivo dell’immobile occupato e il rientro in possesso da parte del legittimo proprietario. A tal fine, è prevista la modifica dell’articolo 633 del codice penale, riguardante l’invasione di terreni o edifici, con l’aumento di un terzo della pena nel caso in cui chi occupa abusivamente un immobile non lo liberi entro 48 ore. Aumento che si verificherà anche nel caso in cui a subire l’occupazione sia un over 65, un disabile o un affetto da grave patologia, a prescindere dai tempi per la liberazione della casa che è stata occupata. Infine, viene inibita qualsiasi possibilità di allaccio delle utenze per gli immobili occupati abusivamente".

Quest'ultima previsione non era già stata introdotta nel nostro ordinamento?

"C'è stato il tentativo di intervenire su questo aspetto con un decreto del 2014. Nel testo si prevedeva in effetti l'impossibilità di chiedere l’allacciamento ai pubblici servizi in caso di occupazione abusiva di un immobile. Durante l'iter di conversione in legge, però, sono state inserite eccezioni, determinate dal principio dello 'stato di necessità', in caso di presenza di uno o più minori nel nucleo degli occupanti abusivi. In questo modo, le ragioni delle persone anziane, legittime proprietarie dell'immobile occupato, hanno finito per soccombere. Con la previsione contenuta nella mia proposta poniamo rimedio a questo errore".

Spesso, chi occupa rivendica le proprie condizioni di indigenza. Come si risponde a questo argomento?

"Forza Italia è da sempre in prima linea nel sostegno alle persone in difficoltà e, per quanto riguarda in particolare il caso di Roma, sottolineiamo da tempo l'urgenza di un serio piano di edilizia popolare per rispondere alle evidenti criticità nella situazione abitativa in città. Basti pensare che nella Capitale ci sono 57mila famiglie senza casa, pari a circa 200mila persone. Di queste, quasi 13.500 sono rientrate nella graduatoria per ottenere una casa popolare, ma le assegnazioni sono state meno di 200 in un anno. Tutto ciò, però, non può mai significare la legittimazione di situazioni di illegalità che sfruttano la debolezza e ledono il diritto di proprietà altrui. Di casi simili a quelli del signor Ennio ce ne sono molti: anziani, spesso soli, che per causa di forza maggiore, o anche perché magari vanno a trovare un parente, si assentano qualche giorno e poi tornano e trovano la serratura cambiata".

Che clima si aspetta di trovare presso le altre forze politiche?

"La mia proposta vuole offrire degli strumenti per difendere chi, spesso in condizioni di fragilità, vede leso un proprio diritto. Credo che questa debba essere una priorità di tutti, a prescindere dalle appartenenze. È vero che nella narrazione di una certa sinistra le occupazioni abusive di immobili sono state per anni in qualche modo giustificate, introducendo un senso di permissivismo di cui oggi paghiamo le conseguenze.

Ma il caso del signor Di Lella dimostra che è il momento di intervenire con fermezza".

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