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Di Maio nel mirino, Paragone lo difende: "Stressato da tutti e Grillo"

Il senatore pentastellato parla dopo la batosta elettorale in Umbria: "Adesso basta, nessuno farebbe quello che fa Luigi…"

Di Maio nel mirino, Paragone lo difende: "Stressato da tutti e Grillo"

Luigi Di Maio ha trovato un alleato, in questi giorni difficilissimi per il Movimento 5 Stelle e per la sua stessa leadership. Il capo politico del partito, infatti, può fare affidamento su Gianluigi Paragone, che dopo la debacle elettorale alle regionali umbre ha fatto da scudo al ministro del Lavoro.

Intervistato da La Stampa, il senatore pentastellato, nei fatti, difende Di Maio: "Luigi è sempre presente, quando lo chiami risponde e ti ascolta. Non c'è nessuno che farebbe quello che fa lui qui dentro".

Dunque, l'ex direttore de La Padania, commentando gli ultimi tonfi del M5s, dà la sua versione della crisi (irreversibile?) dei cinque stelle: "La colpa non è di Di Maio. È stressato da un'eccessiva quantità di input esterni, come quelli di Beppe Grillo, ad esempio. O dalle rivendicazioni e dagli impulsi culturali che arrivano dalle componenti interne di sinistra…".

E sempre in relazione al clamoroso tonfo in Umbria, Paragone dice la sua fuori dai denti: "È stata una follia allearsi con lo stesso partito a cui abbiamo fatto cadere la giunta gettando un riflettore sull’opacità della loro gestione della sanità".

Proprio qui sta l'errore, secondo l'esponente 5s: la metamorfosi continua grillina – prima la Lega, ora il Pd – ha spiazzato completamente gli elettori: "Se si salta dalla Lega al Pd e in mezzo non c’è nessuno spazio di riscrittura della propria direzione politica, si finisce per disorientare l’elettorato".

E allora ecco forse spiegato il 7,4% raccolto dal Movimento 5 Stelle nelle urne umbre.

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