Malato di Sla smette le cure "Lo Stato trascura i morenti"

Una scelta atroce, come la malattia che lo ha colpito. Da ieri Max Fanelli, marchigiano di 54 anni affetto da Sla in stadio avanzato e che da anni combatte per il diritto all'eutanasia, ha deciso di interrompere ogni terapia

Malato di Sla smette le cure "Lo Stato trascura i morenti"

Una scelta atroce, come la malattia che lo ha colpito. Da ieri Max Fanelli, marchigiano di 54 anni affetto da Sla in stadio avanzato e che da anni combatte per il diritto all'eutanasia, ha deciso di interrompere ogni terapia. Una decisione presa anche come j'accuse verso la classe politica che non ha approvato la norma sulla dolce morte. «Mentre passano le settimane, per tutti noi, malati terminali di patologie incurabili e progressive, i disagi psicofisici aumentano e devi riuscire ad adattarti o a sopportare i nuovi dolori, le nuove incapacità» scrive Fanelli, consulente e formatore psico-pedagogico, residente a Senigallia.

«Io ad esempio, rimasto con un solo occhio e l'udito funzionanti, ho appena avuto una congiuntivite, ho subìto un'ulteriore semi paralisi della palpebra dello stesso occhio e sono costretto a farmelo inumidire ogni 15 minuti. Per scrivere 3 righe con il pc a controllo oculare, ho impiegato anche due ore. Insieme a tante altre situazioni come la mia i diritti dei morenti sono costantemente trascurati dai capigruppo di Camera e Senato, che ignorano ogni appello a legiferare in tal senso, da ovunque esso provenga».

«A nulla sono valse - ricorda - la proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita depositata a settembre 2013 dall'Associazione Luca Coscioni, gli innumerevoli appelli di malati e familiari, i nostri due appelli, accompagnati dalle firme di 82 deputati e senatori, l'invito a legiferare della presidente della Camera Laura Boldrini e dell'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel nulla sono finiti i nostri appelli scritti e videoregistrati al presidente Mattarella ed al Papa».

Le lettere e le richieste del movimento #iostoconmax sono cadute nel vuote, «come quelle di migliaia di semplici cittadini, personaggi famosi e politici che si sono fatti fotografare con la nostra cartolina speciale. Caro Stato, se non mi dai la libertà e la dignità, tieniti pure le medicine per la Sla» conclude amaramente.

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