L'età e i suoi limiti. O forse no deve essersi detta questa donna di 62 anni che ieri è diventata madre per la prima volta.
Quanto può durare un'attesa? Quanto è lecito aspettare oggi che la scienza ha spostato la notte un passo più in là?
Mentre le domande costellano il cielo di un dibattito etico morale, ieri a Roma, all'ospedale di San Giovanni le infermiere hanno appeso un bel fiocco rosa per celebrare questa neo mamma che ha avuto l'impianto dell'intero embrione a Tirana, in Albania. Una scelta caduta su questo tipo di donazione anche perché la donna non ha un partner. Commozione e abbracci, gioia e lacrime di chi si sente una fortuna supplementare addosso, perchè in fondo sì, il tempo- almeno per ora- lo hai gabbato davvero, perchè l'esperimento è riuscito e in braccio c'è una creatura di tre chili e duecento grammi che farà tutto come un neonato qualsiasi. Eppure questa bambina come gli altri non sarà mai. Lei che è arrivata in extremis da una madre che chi vede con ammirazione chiamerà tenace e coraggiosa, mentre per gli altri sarà stata- almeno per questioni anagrafiche - molto egoista. Chi i neonati li ha avuti per casa sa che lo sforzo fisico richiesto è grande, che il corpo di una puerpera di trent'anni reagirà diversamente rispetto a quello di una quarantenne, figurarsi di una sessantenne. Ma certo, c'è l'entusiasmo e la consapevolezza: chi ha atteso così a lungo di diventare madre certo non si lascia intimorire da notti in bianco e potrebbe perfino affrontare i capricci che verranno con misurata pazienza. E poi?
Poi chissà, le prove sono molteplici: bimbi piccoli problemi piccoli. Poi tutto cresce. E la neonata di oggi, a 20 anni avrà una mamma ultraottantenne e non avrà un padre. Eccoli i limiti che la natura ci ha imposto da sempre. Una dittatura che l'uomo demolisce tra laboratori e provette. La scienza che nasconde sotto il tappeto gli stop della natura. Le porte che naturalmente si chiudono e la tecnica che le spalanca a forza. Ma a che prezzo? Nonni che fanno i genitori, un passeggino da spingere e l'età da spostare sempre più in là.
E lei non è neppure il primo caso di mamma anziana. Il suo non è un record. Prima di lei, due anni fa una puerpera coetanea, alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno, ha messo al mondo un maschietto. La donna malgrado l'età avanzata e quattro aborti spontanei, aveva voluto tentare a tutti i costi un'altra gravidanza. «Di nascite dopo i 60 anni sia in Italia che all'estero ce ne sono già state», commenta il responsabile di Anestesia ostetrica del San Giovanni Marco Traversa.
E allora in un mondo in cui nessuno si sente mai vecchio, fa ancora più impressione immaginare che il geriatra, il medico degli anziani dovrebbe entrare in partita al compimento dei 65 anni. Ma qui nessuno si vuol mettere in panchina.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.