Continua il braccio di ferro tra il governo e la Commissione Ue sulla manovra. Dopo il vertice di ieri sera tra Conte, Salvini e Di Maio, l'esecutivo ha di fatto inviato a Bruxelles un nuovo schema del Ddl Bilancio che di fatto rende conto delle modifiche apportate questa notte. La quota del rapporto deficit/Pil resta invariata a al 2,04 per cento. Dunque per il momento è stato respinto l'assalto di Bruxelles che ha chiesto nuove modifiche soprattutto sul fronte delle spese legate alla riforma delle pensioni con l'introduzione di Quota 100. E sulle novità che riguardano la manovra ci sarebbe stata anche una telefontata tra il ministro del Tesoro Tria e i commissari Ue Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici.
"Quello che posso dire è che il dialogo tra la Commissione europea e l'Italia sul bilancio 2019 continua. Nell'ambito di questo dialogo, il vicepresidente Dombrovskis e il commissario Moscovici sono in contatto con la controparte, il ministro Tria", ha affermato il portavoce della Commissione Ue, Margaritis Schinas. "Per quanto riguarda la riunione dei capi di gabinetto di oggi, non commentiamo mai le riunioni prima che avvengano", ha aggiunto. La Commissione "deciderà i prossimi passi sulla base dei risultati di questo dialogo. Il lavoro continua a tutti i livelli, come da accordi all'Eurogruppo del 3 dicembre", ha concluso. Il verdetto sulla manovra però potrebbe slittare a gennaio.
Infatti la riunione dei capi di gabinetto della Commissione Ue convocata per decidere l'ordine del giorno del collegio dei commissari che si riunirà mercoledì 19 dicembre, non ha inserito la questione Italia nel programma. L'ordone del giorno può essere modificato fino all'ultimo momento, ma di fatto, secondo alcune indiscrezione la decisione finale potrebbe arrivare a gennaio, dopo le Feste e soprattutto dopo l'iter parlamentare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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