Una manovra di tasse Iva e rialzo carburanti per correggere i conti

I tecnici Ue: "Sono pochi 3,4 miliardi di euro"

Una manovra di tasse Iva e rialzo carburanti per correggere i conti

Roma - È ormai una certezza la gragnuola di nuove tasse come mezzo di copertura della manovra correttiva da 3,4 miliardi chiesta dall'Unione europea. Tant'è vero che ieri in Consiglio dei ministri nessun partecipante ha posto la questione, evidentemente soddisfatto del terzo rinvio consecutivo del taglio delle società partecipate dallo Stato e dagli enti locali che, pur potendo portare oltre un miliardo di risparmi, avrebbe comportato un calo di popolarità nelle prossime amministrative. Restano così le due strategie delle quali da settimane si parla: da un lato un'estensione dello split payment, cioè il versamento dell'Iva dovuta dai fornitori da parte della Pa che sconta automaticamente i pagamenti. Uno stratagemma che, se approvato da Bruxelles, potrebbe togliere fino a 13 miliardi di liquidità alle imprese e che, però, consentirebbe di recuperare almeno un miliardo. Secondo il Comitato economico e finanziario Ue, la stessa manovra da 3,4 miliardi ridurrà «solo marginalmente» il buco rispetto a quanto sarebbe necessario per rispettare la regola del debito.

L'altra mossa è l'aumento di Iva e accise sui tabacchi per reperire almeno due miliardi cui poi accoppiare una generica riduzione dei consumi intermedi dei ministeri per oltre 700 milioni in modo tale da evitare che la Commissione possa obiettare qualcosa sulla cifratura dello split payment che, essendo un recupero di evasione, non si può cifrare e dunque non è una misura strutturale.

Renzi sta facendo pressing per far sì che non si inserisca tutto nel Def e si possa rinviare successivamente alle primarie del 30 aprile, ma a quel punto potrebbe scattare la procedura di infrazione. Intanto la Cgia di Mestre ha espresso la propria contrarietà ricordando che le accise incidono pure sulla base imponibile Iva tassando così due volte il malcapitato contribuente.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica