Il sindaco di Roma torna sulle polemiche che lo hanno coinvolto per la sua trasferta a Philadelphia in occasione del viaggio di Papa Francesco negli Usa. "Il Santo Padre va negli Stati Uniti - dice Ignazio Marino - fa dei discorsi epocali e il giornalista italiano, quando sale a bordo dell’aereo, gli chiede se è stato lui a invitare Marino. Se l’avessero chiesto a me, avrei replicato che non era questo lo scopo del viaggio e della conferenza stampa".
Inevitabile un commento sullo scherzo de La zanzara, con il finto Renzi che ha telefonato a monsignor Paglia, il quale ha detto che Marino si era "imbucato" negli Usa al seguito del Papa. "Non esprimo opinioni sui vescovi che hanno
il compito di curare le nostre coscienze. Tuttavia il portavoce della Santa Sede, padre Lombardi, ieri ha smentito le affermazioni di Vincenzo Paglia. Ha detto che 'le parole inqualificabili, utilizzate nei confronti del sindaco Marino in una telefonata rubata, non corrispondono all’opinione della Santa Sede'. È stato smentito dal portavoce del Papa. Io non ho nessun commento da fare".
Marino passa al contrattacco anche su altri temi. O almeno ci prova. E nega di sentirsi commissariato dal prefetto Gabrielli: "Non mi sento assolutamente commissariato. Anzi, mi sentirei abbandonato se non ci fosse lo Stato che si assume su di sè la responsabilità della sicurezza. Se per caso un terrorista volesse fare un attentato - aggiunge - io devo avere la certezza della presenza dello Stato e del prefetto con le sue forze dell’ordine. Credo che responsabilità vanno separate: io avrò la responsabilità delle strade, della viabilità e dell’accoglienza lo Stato deve avere la responsabilità della sicurezza del Santo Padre e di tutti i milioni di pellegrini che arriveranno in città".
A chi gli chiede perché non fosse stato presente nella Capitale in alcuni momenti cruciali, come ad esempio i giorni in cui era scoppiata la polemica per i funerali show di Vittorio Casamonica, Marino risponde in modo tranchant: "Non sono un sindaco sceriffo che gira con le pistole. Io faccio il sindaco: il sindaco amministra la città, le forze dell’ordine garantiscono la sicurezza della città e queste cose sono abbastanza chiare a quasi tutti gli italiani".
Sui costi del viaggio negli Usa Marino insiste. "Le mie spese e quelle di una persona che lavora con me, e che mi ha accompagnato negli Usa sono state sostenute dalla Temple University.
Dal momento che per mesi ci sono statirapporti tra il cerimoniale della città di Philadelphia, l’Arcidiocesi e il nostro cerimoniale, per vari aspetti mi ha accompagnato anche un ambasciatore che lavora in Comune, e il capo del cerimoniale e quelle spese sono state sopportate dal Comune, come è normale ed è sempre stato per tutti i sindaci nelle grandi e piccole città. Il conto esatto non lo conosco".
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