Coronavirus

Via le mascherine. Il Cts: "Ok dal 28". Palla al governo

Il parere: in zona bianca senza protezioni da lunedì o dal 5 luglio (con più vaccinati). Sulle discoteche Lega in pressing: sì col green pass

Via le mascherine. Il Cts: "Ok dal 28". Palla al governo

«Dal 28 giugno superiamo l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto in zona bianca, ma sempre nel rispetto delle indicazioni precauzionali stabilite dal Cts». La conferma ufficiale arriva da un post su Facebook del ministro della Salute Roberto Speranza. L'Italia inizia a togliersi l'ultimo simbolo della pandemia, ma il dispositivo di protezione personale resta un «accessorio» irrinunciabile. In tasca, in borsa o al polso come un orologio, in modo che sia sempre pronta all'uso perché il via libera del Comitato Tecnico scientifico prevede limiti e restrizioni non soltanto rispetto al distanziamento o all'affollamento del luogo nel quale ci si trova ma anche rispetto alla situazione individuale. Maggiore libertà dunque per chi è già vaccinato con doppia dose o è guarito ed ha ricevuto una prima dose. Con l'Italia tutta in bianco dal 28 giugno tornare a guardarsi in faccia il più presto possibile, anche se da lontano, era già una necessità irrinunciabile per molti esponenti del governo e della maggioranza. Il martellamento esercitato sui tecnici e sul ministro della Salute, Roberto Speranza, che da sempre frena per prudenza, non parte soltanto dal leader della Lega, Matteo Salvini che punta al 1 luglio anche per la riapertura delle discoteche ma anche da esponenti del governo come il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «Abbiamo 46 milioni di dosi somministrate, abbiamo il 99% dell'Italia in zona bianca, abbiamo il green pass. Togliere la mascherina è un segnale fondamentale di fiducia per i turisti che vorranno venire in Italia, per far ripartire la nostra economia». Ieri erano meno di 500 i nuovi casi nella Penisola, con 21 morti. Numeri crollati rispetto alle scorse settimane, con una diffusione di circa 20 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti. Con queste cifre, secondo Gimbe, la mascherina non serve già più.

Ma in quali condizioni potremo togliere la mascherina? La cautela è d'obbligo come ripete anche Fabio Ciciliano, membro del Cts: «Sebbene i numeri siano abbastanza bassi e l'incidenza ridotta grazie anche alla campagna vaccinale siamo ancora all'interno della epidemia». Gradualità resta la parola d'ordine anche in estate. La decisione ratificata dal governo verrà resa ufficiale attraverso un'ordinanza del ministero della Salute ma potrebbe anche essere contenuta in un decreto. Più difficile che si affidi la decisione ad una circolare.

In quali circostanze potremo togliere la mascherina? Gli esperti ribadiscono da sempre che all'aperto il rischio contagi scende dunque via la mascherina e il distanziamento all'aperto con i conviventi mentre il distanziamento andrà mantenuto in caso ci si trovi con persone non conviventi. Se poi si creano situazioni di affollamento allora la mascherina va indossata comunque. In tutti i luoghi chiusi si dovrà tenere il dispositivo di protezione: nei negozi; nei centri commerciali. Anche al bar e nei ristoranti al chiuso le regole restano quelle di sempre.

Resta obbligatoria per chi viaggia in treno o in aereo e sui mezzi pubblici: in attesa alla fermata può essere rimossa. Chi ha completato il ciclo vaccinale in un contesto dove tutti hanno completato la profilassi potrà togliere la mascherina anche in luoghi chiusi. A meno che non siano presenti persone «fragili».

Intanto in Alto Adige da ieri l'obbligo di mascherina all'aperto è stato tolto.

Ma l'abitudine alla protezione ora rappresenta un ostacolo: in molti si sentono più tranquilli e continuano ad indossarla per libera scelta.

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