Le mascherine ostaggio di ritardi e revoche Il Lazio le compra, ma non le ha nessuno

Arcuri: "Vigileremo su chi specula. Ma lo Stato non le darà gratis a tutti"

Le mascherine ostaggio di ritardi e revoche Il Lazio le compra, ma non le ha nessuno

Roma La tiritera sull'acquisto di mascherine deve divertire davvero parecchio il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, un po' meno cittadini e personale sanitario che lamentano a più riprese la carenza dei dispositivi di protezione individuale. Il perché è presto detto. A oggi, alla vicenda della Eco.Tech srl (ingrosso di lampadine a led) che avrebbe dovuto fornire 8,5 milioni di pezzi mentre, da quanto risulta da fonti regionali, ne ha scaricati solo 800 mila, se ne affianca un'altra.

Ugualmente curiosa. Stesso periodo e stessa solfa: al mandato di acquisto con anticipo pari al 50% del costo totale (1.755.860 cui aggiungere l'Iva), segue la revoca del mandato per ritardata consegna con relativa richiesta di rimborso e ancora, una controrevoca e quindi il riaffidamento della commessa. In questo caso la ditta prescelta per l'acquisto è un ingrosso di profumeria, la Wordlwide Luxury Corner srl, ubicata a Ostia Lido presso lo studio di un commercialista.

Mentre gli atti che si susseguono per l'affidamento della commessa, e controfirmati dal direttore della Protezione civile del Lazio Carmelo Tulumello, vanno dal 18 marzo, al 2 aprile, fino al 10 aprile e riguardano una cifra complessiva pari a 4.284.298,40 con tanto di Iva per 2 milioni di mascherine chirurgiche, 1 milione a tre strati, 500 mila antiparticolato, 2 mila tute anti infezione e 10 mila occhiali medici trasparenti. Tutti prodotti a cifre più o meno plausibili a patto, certo, che vengano recapitate all'acquirente.

Unica certezza per i camici bianchi al momento è l'acquisto che ha fatto e recapitato l'Ordine dei Medici di Roma: ne ha appena comperate e distribuite 60 mila. Infatti anche nelle farmacie del territorio le mascherine languono o si trovano a prezzi pressoché esorbitanti.

A questo proposito il commissario di governo all'emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, ha assicurato che verrà eseguita una vigilanza capillare su eventuali speculazioni. Quanto invece alle mascherine gratis per tutti, dispositivi e apparecchiature di protezione ha spiegato: «Siamo in condizioni di soddisfare le esigenze che arrivano dal territorio e dalle Regioni. Nell'ultima settimana abbiamo consegnato alle Regioni 25,5 milioni di mascherine, una media di 3,6 milioni al giorno. Dai dati fornitici dalle Regioni, sappiamo che nei loro depositi ci sono 39,1 milioni di mascherine. Distribuiamo mascherine al sistema pubblico, sanitario e parasanitario, a titolo gratuito. Le mascherine hanno un costo. La speculazione si sconfigge mettendo sul mercato più mascherine possibile, e lo abbiamo già fatto. Poi fissando un prezzo massimo, e lo faremo.

Se nella fase 2 ci chiederanno di distribuirle anche alle imprese lo faremo, ne abbiamo una dotazione sufficiente».

E poi conclude: «Siamo sicuri che lo Stato debba distribuire a titolo gratuito la mascherine a tutti? Chi vivrà vedrà, la storia ci darà una risposta penso presto».

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