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Massaggi, "jeggings" e Alexa: così cambiano i consumi

C'è una vignetta che ironizza sulla celebre immagine semplificativa dell'evoluzione di Darwin

Massaggi, "jeggings" e Alexa: così cambiano i consumi

C'è una vignetta che ironizza sulla celebre immagine semplificativa dell'evoluzione di Darwin. L'uomo fa inversione di marcia, va incontro ai suoi predecessori (dalla scimmia all'esemplare subito prima di lui) e li avverte: tornate indietro, abbiamo sbagliato tutto. Ci è tornata in mente ieri leggendo i nuovi dati del paniere Istat, perché anche loro fotografano un'evoluzione, quella dei consumi. E viene fuori che tra i prodotti più rappresentativi della spesa delle famiglie ci sono: massaggi, riparazione dello smartphone, jeggins (che sarebbero il leggings di jeans, che sarebbero i fuseaux degli anni Novanta), la visita medica sportiva, le apparecchiature audio intelligenti (gli assistenti vocali tipo Alexa o Google per intendersi, che per qualcuno sono anche una compagnia), diversi qualità di frutta e verdura biologica e l'uva senza semi...

Onestamente, per qualche secondo, la notizia ci ha montato l'entusiasmo a bianco d'uovo. Pensare che in un momento in cui si accavallano crisi, guerre, pandemie e catastrofi, abbiamo l'esigenza imprescindibile di farci rinvigorire la schiena con olio all'eucalipto e pietre calde, ci ha riempiti di speranza. Ma è durata una manciata di secondi. Poi l'entusiasmo si è smontato come un soufflè quando si spalanca il forno anzitempo. Lo smartphone batte il cibo, dei brutti pantaloni troppo stretti sotterrano le vecchie care priorità che un tempo toglievano il sonno ai più coscienziosi dei capifamiglia. Casa, auto, lavatrice, libri scolastici, vacanze, carrelli della spesa...

Anche il Codacons si è stupito di un'inversione tanto frivola: «Lascia perplessi la riduzione del peso operata per il comparto alimentare, che come noto risente fortemente dell'aumento dei prezzi al dettaglio». Ogni anno, infatti, l'Istat rivede l'elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo, aggiornando contestualmente le tecniche d'indagine e i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell'inflazione.

Ma ciò che ha dell'incredibile è verso cosa si orientino ormai le scelte degli italiani, cosa considerino davvero importante e cosa sacrificabile. Piuttosto alla fame ma con l'Iphone 14, magari senza una casa ma con l'abbonamento in palestra e speriamo serva, se no niente jeggins...

Per forza ci è venuta in mente la vignetta sull'evoluzione di Darwin. Solo che noi, voltandoci, non sapremmo neppure chi avvisare di tornare indietro.

O forse potremmo provare con Alexa.

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