Dopo le fortissime tensioni in parlamento per le votazioni, a ritmo serrato, sulla riforma costituzionale, i partiti di opposizione avevano chiesto un incontro al Capo dello Stato, per esporre le loro preoccupazioni. Oggi hanno avuto, a partire dalle delegazioni parlamentari di Forza Italia e Sel, e si accinge a ricevere anche la delegazione del Movimento 5 Stelle.
Al termine del colloquio al Quirinale Renato Brunetta, capogruppo di Fi alla Camera, ha detto: "Il presidente Mattarella ha auspicato che il dialogo sulle riforme possa riprendere. Conoscendolo, userà tutti gli strumenti previsti dalla Costituzione per ripristinare un clima di dialogo". "Le Costituzioni devono unire, non possono dividere - prosegue Brunetta -. Forza Italia conferma la coesione nazionale sulla crisi libica. Ma questo deve trovare un clima positivo. Il presidente della Repubblica ha ascoltato ed ha molto apprezzato. Noi auspichiamo che la riforma costituzionale e la legge elettorale trovino un alveo di ampia condivisione. Non si può pensare di chiedere la coesione nazionale di giorno e procedere a colpi di maggioranza di notte per approvare 40 articoli della Costituzione", conclude l’esponente di Forza Italia.
Abbastanza simile l'analisi di Nichi Vendola, leader di Sel. "Non si governa l’Italia a colpi di mano", ha detto parlando con i giornalisti al termine dell’incontro con il presidente della Repubblica, soffermandosi sull’iter delle riforme costituzionali alla Camera, caratterizzato da un duro scontro tra maggioranza e opposizioni e il termine dell’esame del testo del ddl avvenuto di notte, con le opposizioni che avevano abbandonato i lavori dell’Aula. "Vogliamo serietà da parte del Governo e lo abbiamo detto anche al capo dello Stato, Sergio Mattarella", ha ribadito Vendola. "Renzi dovrebbe rivolgersi con più rispetto a chi siede in Parlamento - ha aggiunto - anche nei confronti di una piccola forza come Sel che si batte con orgoglio per le proprie idee. Ogni volta che Renzi dice 'una parte di Sel' fa inquinamento della dialettica democratica". E sul rischio di una guerra in Libia, contro l'Isis, il leader di Sel ha detto: "L’Isis è una minaccia assoluta alla convivenza democratica» ma «sono state imbarazzanti le improvvide dichiarazioni sulla guerra lampo".
Beppe Grillo ha pubblicato sul suo blog la lettera che il presidente della Repubblica gli ha inviato in risposta alla missiva mandata dal leader del M5s in occasione dell'elezione di Mattarella al Quirinale. "Il 3 febbraio ho scritto questa lettera di auguri al Presidente della Repubblica", scrive Grillo riportando il testo da lui inviato. "Ieri sera il Presidente ha cortesemente risposto", aggiunge riportando il testo di Mattarella. "La ringrazio vivamente - scrive il presidente - per le cortesi espressioni di augurio che ha voluto inviarmi in occasione della mia elezione a Presidente della Repubblica. Nella Sua lettera auspica anche di potermi incontrare al Quirinale e desidero assicurarLe che sarò lieto di riceverla prossimamente, in una data che i nostri uffici potranno concordare". Il leader del M5s conclude così: "La ringrazio Presidente. Ci vediamo al Quirinale". Non sarà così invece per la Lega di Salvini.
Il leader del Carroccio ha rifiutato l'incontro con Mattarella e ha affermato: "Devo andare da Mattarella? Ma cosa devo chiedergli? Il numero di telefono del suo parrucchiere?". Pronta la risposta del Quirinale. Fonti del Colle parlano di un Mattarella stupito per le parole del leader del Carroccio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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