Matteo Salvini ribadisce la linea del Viminale: "I porti restano chiusi". Il ministro degli Interni ha le idee chiare e non intendere cedere al pressing della Mare Jonio ancorata (con 50 migranti a bordo) di fronte Lampedusa. Il titolare del Viminale ai micrfoni di Sky Tg24 afferma: "Questa è la nave dei centri sociali. A nome di questa nave sta parlando Luca Casarini, invito tutti a guardare la scheda dei suoi precedenti penali. Ci sono altri esponenti di sinistra e ultrasinistra a bordo della nave e stanno sostanzialmente commettendo reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Hanno raccolto questi immigrati in acque libiche, stava intervenendo una motovedetta libica, non hanno obbedito a nessuna indicazione. Hanno autonomamente deciso di dirigere verso l'Italia per motivi esclusivamente politici. Ora se uno Stato esiste e se le leggi esistono e i confini esistono, non è una nave capitanata da due tizi dei centri sociali a decidere tutto". Il ministro poi sottolinea la linea del Viminal eche di fatto chiude i porti alle navi umanitarie con i migranti a bordo: "La nave non entra in porto. Sarebbe un precedente pericoloso. Torneremmo ad alimentare un business che fino all’anno scorso rendeva di più del traffico di droga e del traffico di armi".
Parole molto chiare che di fatto sono un messaggio anche per il sindaco di Lampedusa che invece si dice favorevole all'apertura del porto dell'isola siciliana per far sbarcare i migranti: "Fino ad oggi non è arrivato nessun dispositivo che il porto di Lampedusa deve essere chiuso. Non capisco quale norma italiana dice che una nave italiana non può entrare in porto.
Se una nave fa parte del compartimento italiano per quale motivo non entra? Non è un Paese normale", ha affermato Totò Martello ai microfoni di Rainews 24. Ora tra il Viminale e l'amministrazione comunale è muro contro muro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.