Donald Trump si è ripreso dalla delusione dell'Oklahoma con un bagno di folla in Arizona. E con il pubblico di giovani studenti che hanno affollato la maxi-chiesa evangelica di Phoenix, il tycoon è tornato ancora una volta a presentarsi come il presidente della legge e dell'ordine. «Law and order», legge e ordine, è diventato ormai il suo nuovo motto. Trump ha definito gli studenti come coloro che «difendono l'America e rifiutano di inginocchiarsi alla sinistra radicale» e «totalitaria». Avvertendo che se il suo rivale democratico alla Casa Bianca Joe Biden vincerà le elezioni, «questo Paese sarà un disastro». Biden, ha proseguito, è in mano alla «sinistra radicale che odia la nostra storia e i nostri valori, odia tutto ciò che rende orgogliosa l'America».
Davanti a oltre 3.000 sostenitori - pochissimi dei quali indossavano le mascherine e hanno rispettato il distanziamento sociale, nonostante l'Arizona sia uno degli stati che sta registrando il record di casi di coronavirus - Trump è tornato a condannare la rimozione delle statue. «La sinistra sta cercando di demolire la nostra eredità, in modo che possano sostituirla con un nuovo regime oppressivo che solo loro controllano», ha attaccato. «Se si dà il potere alle persone che demoliscono monumenti, attaccano chiese, sequestrano le strade della città e danno fuoco agli edifici, allora nulla è sacro e nulla è sicuro. Li abbiamo fermati la scorsa notte», ha tuonato ancora il Comandante in Capo riferendosi all'attacco alla statua di Andrew Jackson, l'ex presidente Usa responsabile del cosiddetto «sentiero delle lacrime» (la deportazione forzata dei nativi americani dalle loro terre), da parte di un gruppo di manifestanti. E dopo la lotta ai monumenti di personaggi considerati simboli del razzismo e del colonialismo, tra cui anche Cristoforo Colombo, nel mirino potrebbe finire pure il Mount Rushmore, il monte dove sono scolpiti nella roccia i giganteschi volti dei presidenti George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln. Secondo il commentatore conservatore Ben Shapiro, infatti, è solo questione di tempo prima che la protesta seguita all'uccisione di George Floyd arrivi fino alla montagna del South Dakota, che rappresenta uno dei monumenti iconici degli Stati Uniti. Non si limitano ai monumenti confederati... Siamo a cinque secondi dal movimento Blow up Mount Rushmore (far esplodere il Mount Rushmore)», ha scritto su Twitter.
Nel frattempo, un nuovo durissimo attacco a Trump è arrivato dal suo predecessore Barack Obama, che martedì per la prima volta è apparso a fianco di Biden in un evento virtuale della sua
campagna elettorale. L'ex presidente ha definito il modo di governare del successore «incompetente, disorganizzato e meschino». Un approccio, ha precisato, che rappresenta «un pericolo esistenziale per i valori dell'America».
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