Aumenti medi da 200 euro lordi al mese per 130 mila medici. Ci sono voluti 10 anni (come per il resto del pubblico impiego), ma nella notte di martedì i sindacati dei camici bianchi (compresi i veterinari e i dirigenti della sanità) e l'Aran hanno siglato un'intesa che prevede aumenti in busta paga rilevanti, novità carriere e lavoro notturno.
Per quanto riguarda le retribuzioni i medici e i dirigenti della sanità con più di 5 anni di anzianità avranno un aumento di 2.000 euro sulla retribuzione di posizione (cioè relativa all'incarico). Un incremento che va sommato a quelli del rinnovo del contratto del pubblico impiego. Circa 30 mila medici, ha calcolato la Cgil Medici, passeranno da 3.600 euro a 5.500 euro di posizione. Sono i giovani ai quali le aziende non riconoscevano un incarico.
Altri punti dell'accordo, sono la crescita professionale dei medici che sarà garantita non solo attraverso i primariati. Anche i camici bianchi super specializzati, che possano certificare l'acquisizione di un'alta professionalità, potranno fare carriera e vedere aumentata la propria retribuzione.
Il nuovo contratto prevede anche una clausola di garanzia, che assicura a tutti una retribuzione di posizione certa in base all'anzianità e a prescindere dall'incarico: 5.000 euro al passaggio dei 5 anni, 6.000 al passaggio dei 15 anni e 7.000 al passaggio dei 20 anni. Poi l'indennità di guardia notturna che sale da 50 a 100 euro per notte, 120 euro per chi lavora in pronto soccorso. Dopo i 62 anni a richiesta si può essere esonerati dalle guardie.
Soddisfatta il ministro della salute Giulia Grillo, che ha ringraziato «i sindacati, Funzione pubblica e Aran per l'impegno». Anaao Assomed ha ricordato come il rinnovo sia arrivato «dopo una lunga melina con le Regioni per l'emanazione dell'atto di indirizzo, segnale di partenza della trattativa, e la determinazione delle risorse economiche», ma anche «dopo un tortuoso confronto con l'Aran protrattosi per 15 mesi, tra rallentamenti e improvvise accelerazioni».
Biagio Papotto, segretario generale Cisl Medici, sottolinea i risultati a favore dei giovani medici, «finalmente più motivati ad accostarsi alla professione di medico pubblico».
I medici italiani sono tra i meno pagati d'Europa. In Italia lo stipendio dei camici bianchi e 2,5 volte quello medio. In Germania il rapporto è 3,5 - secondo il Fact checking dell'Agi basato su dati Ocse. In Francia il rapporto è un po' inferiore rispetto all'Italia (2,2).
In Italia i medici
specialistici dipendenti guadagnano circa 81.500 euro lordi, in Germania i dottori guadagnano poco più di 148 mila euro. Per questo i camici bianchi italiani sono anche i più propensi a emigrare, a caccia di retribuzioni più alte.
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