Medjugorje, il Papa nomina uno 007

L'inviato del Pontefice dovrà riferire sulla veridicità dell'operato dei veggenti

Medjugorje, il Papa nomina uno 007

Roma - Un commissario per Medjugorje, uno 007 che riferisca a Papa Francesco, ma non sulle apparizioni. È l'ultima decisione di Bergoglio che vuole saperne di più su come funzionano i pellegrinaggi e i ritiri dei fedeli nella cittadina bosniaca, in modo da potersi pronunciare entro il 2017. L'inviato speciale della Santa Sede scelto dal Pontefice è l'arcivescovo polacco Henryk Hoser, che guida le comunità di Varsavia-Praga e che manterrà l'incarico, nonostante la nuova missione. L'alto prelato, come ha spiegato la Segreteria di Stato Vaticana in un comunicato, dovrà acquisire informazioni sulla situazione pastorale di Medjugorje e soprattutto sulle esigenze dei fedeli che vanno lì in pellegrinaggio, in modo da poter suggerire nuove eventuali iniziative pastorali per il futuro. Hoser avrà carta bianca, l'unica richiesta di Francesco è stata quella di avere un dossier finale «entro l'estate prossima».

«L'inviato speciale non entrerà nel merito delle apparizioni mariane - ha precisato Greg Burke, direttore della Sala Stampa Vaticana - esse sono una questione dottrinale di competenza della Congregazione per la Dottrina della Fede. È un inviato, per e non contro Medjugorje».

In effetti la Congregazione per la Dottrina della Fede, riunita in assemblea plenaria, pare non abbia ancora dato il suo parere sul dossier prodotto dalla Commissione presieduta dal cardinale Camillo Ruini e istituita da Benedetto XVI nel marzo del 2010; Francesco lo aveva già detto nel 2015, di ritorno dal viaggio a Sarajevo: «Siamo lì per prendere decisioni che si diranno. Per il momento si danno soltanto alcuni orientamenti ai vescovi, ma sulle linee che si prenderanno».

La nomina di Monsignor Hoser (che guiderà il Santuario della Regina della Pace, cercando di capire anche fin dove si spinge il business che ruota attorno alla città bosniaca), oggi, è un altro passo in avanti, sembrerebbe, per il riconoscimento dei pellegrinaggi verso Medjugorje ma non verso un riconoscimento ufficiale delle apparizioni. Secondo fonti vaticane, Francesco potrebbe infatti autorizzare il via libera della Santa Sede ai milioni di pellegrini che ogni anno viaggiano verso Medjugorje ma potrebbe non esprimersi invece su quegli eventi soprannaturali, anche perché i veggenti della cittadina della Bosnia sono tuttora in vita e le presunte apparizioni ancora in corso (al contrario di quanto era successo invece per le apparizioni di Fatima, che si erano già concluse) e una presa di posizione di Bergoglio, in queste condizioni, potrebbe apparire rischiosa.

Non è un mistero, tra le altre cose, che Francesco, pur senza mai citare Medjugorje, non sia mai stato morbido con i veggenti: «La Madonna vera! Non la Madonna capo di un ufficio postale che ogni giorno manda una lettera diversa, dicendo: Figli miei, fate questo e poi il giorno dopo fate quest'altro - aveva detto Bergoglio lo scorso novembre in un incontro con i Generali di Ordini e Congregazioni religiose maschili -. No, non questa.

La Madonna vera è quella che genera Gesù nel nostro cuore, che è Madre. Questa moda della Madonna superstar, come una protagonista che mette se stessa al centro, non è cattolica».

Anche in passato Bergoglio aveva attaccato duramente i veggenti bollandoli come «non cattolici».

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