"Ho sperato che vincesse Trump, perché lo ritengo migliore per l’interesse nazionale italiano". Così, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, il leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha commentato i risultati delle elezioni americane, che hanno visto trionfare il democrartico Joe Biden.
Le preoccupazioni della Meloni circa il voto americano sono legate a due "dossier: Cina e Medio Oriente". La Cina preoccupa perché, con lei, "Biden ha una storia di vicinanza, mentre io ritengo che Trump abbia fatto bene a porre i temi di un mercato globale equo e della sicurezza dei nostri dati e delle nostre infrastrutture". Sulla seconda tematica, invece, osserva: "Biden era il vice di Obama ai tempi del sostegno acritico alle primavere arabe, che ci hanno regalato fondamentalismo islamico e immigrazione incontrollata". Per questo, la Meloni avrebbe preferito la vittoria di Trump, una scelta "migliore per l’interesse nazionale italiano. È questa l’unica lente che uso quando guardo all’estero. Mentre la nostra sinistra è sempre alla ricerca di qualche mito di importazione".
Nonostante la vittoria di Biden, l'America di Trump non è sparita: le persone che lo hanno votato, ricorda il leader di FdI, sono più di quelle che gli diedero fiducia nel 2016, dimostrando "che esiste una larga parte della popolazione Usa che non si riconosce nel pensiero caro al mainstream". E si tratta di "gente che condivide il modello fatto di meno tasse, difesa della produzione nazionale, più sicurezza e rivendicazione dell’orgoglio nazionale di fronte a chi vuole abbatterne i simboli, come le statue del nostro Cristoforo Colombo". E avvisa: "Con questi principi e con questi elettori tutti dovranno fare i conti per molto tempo ancora", segno della presenza ancora forte di una fetta di popolazione che sostiene gli ideali più conservatori. E non basterà la sconfitta di Trump a farli scomparire: "Sento gridare al pericolo populista e sovranista da molto prima dell’elezioni di Trump. E da ancora prima si pronostica la nostra scomparsa. Ma gli analisti di sinistra confondono spesso la realtà con i loro desiderata".
L'ideologia della sinistra, fatta di frontiere aperte e politicamente corretto è, però, "lontana dalla gente e questo pone in capo a noi il dovere di rappresentare al meglio una visione del mondo antitetica". Per questo, annuncia Meloni, "continueremo a criticare questa Ue distante dalle vere esigenze dei cittadini. Oggi ricordiamo l’anniversario della caduta del muro di Berlino. Ieri come oggi la nostra Europa è quella che difende la libertà e l’identità dei popoli".
Intanto, la sinistra festeggia la vittoria di Biden negli Stati Uniti. "Ho provato un certo imbarazzo nel leggere il tweet del commissario Ue Gentiloni che diceva di essere così felice per la vittoria di Biden che si stava abbracciando da solo", commenta la Meloni, riferendosi alle reazioni della sinistra. E aggiunge: "Il messaggio che provano a far passare è che è stato sconfitto un mostro pericoloso e non un avversario politico legittimato dal consenso popolare. È una distorsione delle normali dinamiche democratiche che la sinistra sta mettendo in atto negli Usa come in Europa: qualsiasi mezzo è lecito per sconfiggere la pericolosa destra. Magari anche la censura sui media oppure il ricorso alla violenza".
La strategia è quella di "demonizzare l'avversario e con lui i cittadini che condivino quelle stesse idee" ma, conclude Meloni, "mi piacerebbe avere di fronte una sinistra capace di confrontarsi sulle proposte".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.