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Crosetto sulla Meloni: "Solo così potrà arrivare a Palazzo Chigi"

L'ex sottosegretario alla Difesa tra amministrative e politiche: "Giorgia Meloni deve allargare la coalizione"

Crosetto sulla Meloni: "Solo così potrà arrivare a Palazzo Chigi"

10 a 3: i risultati del primo turno delle elezioni amministrative parlano chiaro, il centrodestra ha sconfitto nettamente l’area giallorossa. Da Genova a L’Aquila, passando per Pistoia e Palermo: la coalizione formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega ha confermato ancora una volta di essere maggioranza nel Paese. Ottimi i numeri registrati da FdI, ma Guido Crosetto non ha dubbi: per arrivare a Palazzo Chigi, la Meloni deve allargare l'alleanza.

“Nelle coalizioni tocca ai partiti più grandi avere più buon senso degli altri. FdI deve farsi carico di guidare il centrodestra”, l’analisi dell’ex sottosegretario alla Difesa ai microfoni del Messaggero. Crosetto ha ribadito la volontà della Meloni di puntare sull’alleanza di centrodestra, pronta ad agire da “regista” della coalizione anziché da prima punta: “Considero Giorgia così intelligente da pensare che se ritenesse più utile un'altra persona a Palazzo Chigi al posto suo, lei sceglierebbe questa soluzione”.

Per la Meloni, ha rimarcato Crosetto, “la programmazione politica non è programmazione personale, ma predisporre un percorso per aiutare questo Paese il più possibile. Su questo non metterebbe pregiudiziali”. Soffermandosi sulle politiche in programma nel 2023, il politico di Cuneo prospetta un risultato superiore al 25% per Fratelli d’Italia – il risultato sarà buono se tutto il centrodestra avrà la maggioranza – ma non solo.

Riflettori accesi sul terzo polo con Renzi e Calenda protagonisti: per Crosetto attorno al leader di Azione si potrebbe costruire un competitor al centro degli schieramenti. “Questo è un discorso che farà arrabbiare Giorgia, perché non ci si può autolimitare all'interno di una coalizione.

L'esempio è dato dal centrosinistra, che aggrega FI, Lega e M5S e va a governare”, il giudizio del braccio destro della Meloni, che punta al modello Genova: “Qual è lo spazio di manovra? Ci vuole un po' più di cinismo: auspico la nascita di un terzo polo di centro, con cui il centrodestra possa dialogare”.

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