Mentre la giunta Raggi sprofonda nel caos a Roma un bus su due resta fermo

La giunta guidata da Virginia Raggi scricchiola. Una figuraccia colossale per il M5S con accuse, veleni e imbarazzi. Il "direttorio" non sa più che pesci prendere e decide di cacciare via gli assessori Raffaele De Dominicis e Paola Muraro (indagata). Il sindaco resiste e Beppe Grillo prima annuncia la discesa a Roma per salvare il salvabile, poi ci ripensa (il faccia a faccia con il sindaco in programma stamani è saltato). Ieri sera, intanto, il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, ha dato forfait alla prima puntata di "Politics", il nuovo programma di Gianluca Semprimi su Raitre.

Mentre il Campidoglio sprofonda nel caos, i problemi della Capitale restano tutti sul tappeto. A partire dai problemi del trasporto pubblico. Come scrive il Corriere della sera a Roma circolano poco più di mille autobus su 2500. Numeri incredibili, a fronte dei quali bisognerebbe fare subito qualcosa, anziché perdere tempo in inutili beghe di bassa politica. In una capitale europea con pochissimi km di metropolitana, è mai possibile che su strada circoli meno della metà dei mezzi a disposizione del parco bus?

Non si può non tenere conto della complessità di un'azienda che conta 12mila dipendenti e serve un'area di 1.285 km quadrati.

Però c'è un altro numero che, in un Paese civile, è inammissibile: il 40% dei passeggeri viaggia senza biglietto. Da qui si deve partire per avere un servzio pubblico di trasporto degno di questo nome. Sempre che chi governa la Capitale voglia e sappia affrontare (e si spera risolvere) i problemi.