La Merkel vola in Africa per fermare le migrazioni di massa

La cancelliera tedesca proporrà intese sul modello Turchia-Ue

La Merkel vola in Africa per fermare le migrazioni di massa

Berlino - La cancelliera tedesca Angela Merkel ha deciso di giocarsi la carta africana per cercare di affrontare all'origine il problema dei flussi migratori fuori controllo verso l'Europa. La Merkel partirà oggi per un viaggio di tre giorni che la vedrà ospite in Mali, Niger ed Etiopia dove incontrerà le autorità locali per discutere delle cause all'origine delle migrazioni di massa.

La cancelliera sovraintenderà all'apertura di un edificio dell'Unione Africana finanziato dalla Germania nella capitale etiopica Addis Abeba e incontrerà i soldati tedeschi che partecipano alla missione Onu in Mali guidata da militari francesi. In programma anche incontri con le organizzazioni della società civile.

Nel solo 2015, la Germania ha registrato l'arrivo di 890mila migranti, molti dei quali in fuga dal conflitto in Siria e Afghanistan, e dalla difficile situazione economica nel Nord Africa.

Per far fronte alla straordinaria ondata migratoria, Angela Merkel ha esortato l'Europa a rimpatriare i migranti africani che non hanno i requisiti per richiedere asilo, di firmare accordi di riammissione con i Paesi africani, e di aumentare gli aiuti umanitari.

La cancelliera tedesca ha anche affermato che il controverso accordo dell'Unione Europea con la Turchia servirà come modello per accordi di questo tipo con Paesi del Nord Africa, tra cui Egitto, Libia e Tunisia.

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