Coronavirus

"Mi curo con l'anti-malarico". Trump di nuovo nella bufera

Il presidente americano sul controverso farmaco idrossiclorochina: "Prendo una pillola al giorno"

"Mi curo con l'anti-malarico". Trump di nuovo nella bufera

L'ultima provocazione di Donald Trump riguarda il trattamento per il coronavirus. O meglio un trattamento in particolare, l'idrossiclorochina, il controverso farmaco anti-malaria la cui efficacia è stata messa in dubbio da diversi esperti che hanno avvertito del rischio di gravi effetti collaterali, soprattutto cardiaci. «La prendo anche io da una settimana e mezzo», ha annunciato a sorpresa il presidente americano in conferenza stampa, assicurando di essersi prima consultato con il medico della Casa Bianca. «Prendo una pillola al giorno» come trattamento preventivo, ha precisato, sottolineando inoltre che ogni due giorni fa il test per il Covid-19 ed è sempre stato negativo. «Ricevo molte notizie straordinariamente positive... cosa c'è da perdere? - ha affermato ancora il tycoon con i giornalisti - Sareste sorpresi dal numero di persone che la prendono. I lavoratori in prima linea la prendono in molti».

Il medico della Casa Bianca Sean P. Conley ha spiegato che dopo numerose discussioni sull'idrossiclorochina, ha concluso come «i potenziali benefici del trattamento superano i rischi». Inoltre, ha ribadito che continuerà a monitorare gli studi sulle cure per il coronavirus. Parere decisamente diverso è quello espresso dalla Food and Drug Administration (Fda), la massima autorità che in Usa vigila sul settore dei farmaci, la quale ha affermato già da aprile che l'uso dell'idrossiclorochina è stato collegato a rischi cardiaci gravi e persino fatali in alcuni pazienti. E il maggiore studio sull'anti-malarico condotto sino ad oggi ha dimostrato che il farmaco non ha migliorato le condizioni dei malati di coronavirus, mentre al contrario è stato legato ad un numero maggiore di decessi. Anche Anthony Fauci, il virologo membro della task force contro il Covid-19, ha frenato sul suo impiego. Altre ricerche, invece, stanno esaminando il potenziale impatto del suo uso in combinazione con zinco o azitromicina, un antibiotico. In ogni caso la portavoce di Pennsylvania Avenue ha tenuto a puntualizzare che mai il Comandante in Capo ha suggerito agli americani di ricorrere al farmaco senza consultare i medici. I detrattori di Trump, però, hanno espresso la loro indignazione per «l'esempio irresponsabile» che il tycoon starebbe dando promuovendo un farmaco contro il parere della scienza.

Tra i primi a puntare il dito contro le affermazioni di The Donald è stata come di consueto la sua acerrima nemica, la speaker democratica della Camera Nancy Pelosi. «È il nostro presidente e preferirei che non prendesse qualcosa che non è stato approvato dagli scienziati, specialmente nella sua fascia d'età e, come dire, di peso... è patologicamente obeso», ha commentato Pelosi. La terza carica dello stato ha ironizzato facendo riferimento all'ultimo check up medico di Trump che, con un indice di massa corporea pari a 30,4 (è alto un metro e 92 centimetri per 110 chili di peso) ha superato la soglia per essere considerato «tecnicamente» obeso.

Intanto, mentre gli Stati Uniti hanno superato i 90mila morti e 1,5 milioni di contagi, il segretario al Tesoro Steven Mnuchin e il presidente della Fed Jerome Powell hanno lanciato l'allarme per le sorti dell'economia.

«Senza una riapertura del Paese il rischio è quello di danni permanenti», ha sottolineato Mnuchin, mentre Powell ha auspicato uno sforzo maggiore da parte della banca centrale e del Congresso per limitare i danni e sostenere la ripresa.

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