Migranti, Grasso apre le porte a tutti: "Asilo non solo a chi scappa da guerra"

Il presidente del Senato in visita a Lampedusa: "Tenere aperta la porta d'Europa". E propone: "Diamo il diritto di asilo a tutti, non solo a chi fugge dalle guerre"

Migranti, Grasso apre le porte a tutti: "Asilo non solo a chi scappa da guerra"

Nel giorno della memoria delle vittime dell'immigrazione, Pietro Grasso vola a Lampedusa. E da lì chiede all'Italia e all'Europa di aprire le porte a tutti gli immigrati che sbarcano sulle nostre coste. Un vero e proprio messaggio politico che, in vista delle politiche dell'anno prossimo, vuole lanciare alla sinistra. Non è, infatti, un mistero che l'ex magistrato sia considerato dai bersaniani la carta buona per guidare l'area antirenziana. E ccosì, richiamando la Costituzione italiana, il presidente del Senato chiede "il diritto di asilo non solo per chi scappa dalle guerre".

Grassi cita l'articolo 10 della Carta. "Ci ricorda - dice - che lo straniero al quale si è impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge". la seconda carica dello Stato si è sempre definito "ragazzo di sinistra" e non ha mai nascosto l'idea di diventare il leader di qualcosa. Ai vertici di Mdp non dispiacerebbe. E lui preme l'acceleratore su quei temi che, soprattutto dopo lo stop dello ius soli in parlamento, possono solleticare l'elettorato di sinistra. Il diritto di asilo, per esmpio, vorrebbe regalarlo "non solo a chi scappa dalla guerra" ma anche a "coloro che fuggono dalla povertà, dalla fame, dalla negazione dei diritti umani". "Oggi siamo in marcia verso la porta d'Europa - spiega da Lampedusa - perché abbiamo l'ambizione di realizzare i sogni dei padri costituenti e per realizzarli devono camminare sulle nostre e vostre gambe".

Per Grasso uno dei luoghi simbolo della giornata della memoria delle vittime dell'immigrazione è Lampedusa, "la Porta d'Europa". Qui ha marciato insieme a studenti arrivati da tutta Europa, cittadini del posto, immigrati sopravvissuti alla strage del 2013 e il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli.

Un simbolo di cui Grasso si serve per spiegare che "la Porta d'Europa è il punto dove finisce l'Europa, ma anche quello in cui inizia. E solo se riusciremo a pensarla come una porta d'ingresso e non di uscita, potremo realizzare gli autentici valori dell'Europa".

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