Migranti, torna la supertassa. Ma è scontro tra Roma e la Ue

Scontro sui 245 euro chiesti dal Viminale per il permesso di soggiorno. L'Ue si schiera coi migranti: "Così l'Italia li discrimina"

Migranti, torna la supertassa. Ma è scontro tra Roma e la Ue

Lo scontro è durissimo. E rischia di finire male per il governo Renzi che, una volta tanto, cerca di mettere ordine in quell'invasione di migranti che va avanti da anni. Al centro del braccio di ferro c'è la tassa sul permesso di soggiorno. Alcuni immigrati hanno, infatti, fatto ricorso al Tar per l'elevato costo delle pratiche necessarie a ottenerlo aprendo un contenzioso senza fine che protrebbe finire con una procedura contro l'Italia da parte della Corte di giustizia europea.

"Così l'Italia discrimina gli immigrati". La giustizia europea lo ha già messo in chiaro ed è pronta a stangare il governo Renzi per il costo a loro dire "eccessivo" del permesso di soggiorno. L'anno scorso la Corte di giustizia europea aveva già bollato come "irragionevolmente alta" la somma di 245 euro che i migranti devono sborsare per ottenere il permesso di lungo periodo. E aveva calcolato che sarebbe stato meglio far pagare non più di 30,46 euro. Così, non appena un gruppetto di stranieri ha fatto causa allo Stato, il Tar si subito schierato al fianco dei migranti bocciando senza se e senza ma la tassa. La partita, però, è stata riaperta un paio di settimane fa dal Consiglio di Stato che ha sospeso gli effetti della pronuncia del Tar.

Il braccio di ferro non è ancora finito. Anzi, rischia di essere solo all'inizio. Come spiega Repubblica, infatti, il Consiglio di Stato tornerà a esprimersi sull'argomento il prossimo 13 ottobre. Nel frattempo, però, il ministero dell'Interno si è portato avanti scrivendo alle Questure di tutto il Paese pretendendo che i migranti tornino a pagare la tassa per ottenere il permesso di soggiorno e chiedendo ai questori di recuperare la stessa somma anche da chi ha presentato la domanda in data precedente alla sospensiva del Consiglio di Stato.

Sul Viminale, però, pende il giudizio della Corte di giustizia europea che potrebbe aprire una procedura contro l'Italia. "Così - fanno sapere da Strasburgo - il governo Renzi discrimina gli stranieri".

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