Un miliardo di euro per la casa: piano alloggi e bonus prolungati

La Lega punta su immobili a canone basso con possibilità di acquisto per i giovani. Da Forza Italia estensione al 2028 della detrazione al 50% sulle ristrutturazioni green

Un miliardo di euro per la casa: piano alloggi e bonus prolungati
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La casa torna al centro della manovra. Il pacchetto di emendamenti segnalati conferma che è proprio l'abitare - tra nuovo piano casa, incentivi e bonus - il terreno sul quale i partiti della maggioranza stanno cercando di imprimere un marchio decisivo. La Lega guida la carovana con il nuovo Piano casa, completamente riscritto e finanziato con 877 milioni da qui al 2030, che punta a offrire alloggi a canone calmierato per under 36, giovani coppie, genitori separati e anziani, con la possibilità, per gli affittuari, di acquistare l'immobile al termine del periodo agevolato. Un intervento che Matteo Salvini ha più volte rivendicato come "prioritario" e che diventa ora uno dei cardini della trattativa sulla legge di Bilancio in discussione.

Sul fronte dei bonus, Forza Italia torna a intestarsi la battaglia per la proroga delle agevolazioni edilizie: un emendamento segnalato dagli azzurri propone di estendere fino al 2028 la detrazione al 50% per le ristrutturazioni sulla prima casa, superando la proroga limitata al 2026 prevista dal testo attuale. Una proposta che, nelle intenzioni dei forzisti, dovrebbe confermare il sostegno alle famiglie e stimolare gli investimenti privati nel settore edilizio, già rallentati dalla stretta sul Superbonus.

La discussione sulla manovra, però, ha messo in evidenza alcune distanze tra i partiti della coalizione. La Lega insiste su una nuova estensione della rottamazione, tema che il Mef considera chiuso ma che il Carroccio punta a riaprire almeno in forma limitata. Forza Italia concentra invece le sue energie sull'Irap: un emendamento firmato da Claudio Lotito chiede di attenuare l'aumento di due punti dell'aliquota per le banche, escludendo dall'incremento vari intermediari finanziari e soprattutto le holding industriali. Sul capitolo fisco-lavoro, Fratelli d'Italia propone un allargamento della detassazione degli aumenti contrattuali: l'imposta sostitutiva del 5% verrebbe applicata anche ai rinnovi del 2024, e salirebbe al 10% per i redditi tra 28mila e 35mila euro.

Un ulteriore terreno di confronto riguarda le norme settoriali. Forza Italia ha segnalato una serie di interventi che riflettono la sua attenzione verso categorie economiche e professionali: dalla richiesta di abolire l'obbligo di regolarità fiscale per i liberi professionisti che lavorano con la Pa, ritenuto da molti un adempimento sproporzionato, alla proposta di rivedere le regole sulle concessioni balneari introducendo forme di indennizzo e, nei casi di subentro, criteri più chiari per la gestione delle opere non amovibili. Gli azzurri spingono anche per limitare la presenza dei fondi nelle società calcistiche, con l'obbligo di comunicare ogni anno assetti proprietari e provenienza dei capitali, nel tentativo di aumentare trasparenza e prevenire intrecci opachi.

Altro fronte caldo è quello del canone Rai. La Lega rilancia la riduzione dell'importo da 90 a 70 euro, riproponendo una norma già presentata l'anno scorso. L'emendamento, che necessita di una riformulazione tecnica, conferma la volontà del partito di intervenire sulla principale entrata del servizio pubblico.

Nel frattempo, il Consiglio dei ministri ha approvato un intervento che si intreccia con il dibattito parlamentare: lo slittamento al 2036 dell'entrata in vigore delle norme che avrebbero imposto agli enti del Terzo settore nuovi obblighi Iva e contabili. Una decisione maturata dopo il confronto con Bruxelles e accolta con favore dal governo. Il sottosegretario Alfredo Mantovano ha definito la proroga "un risultato positivo e concreto", spiegando che il rinvio "assicura la necessaria continuità operativa e la semplificazione degli adempimenti burocratici per una vasta platea di associazioni". E ha aggiunto che si è raggiunta una soluzione capace di "garantire stabilità al Terzo settore".

Mentre in commissione Bilancio al Senato prosegue l'esame degli emendamenti segnalati dal buono scuola da 1.

500 euro per gli istituti paritari al Btp Sanità, passando per la revisione del divieto di pubblicità indiretta sul gioco d'azzardo (tutte proposte forziste) è chiaro che il vero banco di prova politico resta la capacità della maggioranza di trovare una sintesi su casa, fisco e lavoro nonché sulla tassazione dell'oro da investimento. Temi che rappresentano i nodi più sensibili da affrontare nel prossimo vertice di maggioranza.

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