Governo

Via al "Milleproroghe". Sì alle ricette digitali e stretta smart working

Ancora prescrizioni mediche via sms o mail. Lavoro da casa solo per "fragili" o disabili

Via al "Milleproroghe". Sì alle ricette digitali e stretta smart working

La ricetta medica ricevuta via mail o sms è salva. Dopo le proteste dei medici, è stata rinnovata per un anno la possibilità di ricevere le prescrizioni elettroniche. Il semaforo verde è scattato con il via libera del Consiglio dei ministri al decreto «Milleproroghe», il provvedimento annuale con cui il governo proroga l'efficacia di leggi in scadenza o rinvia l'entrata in vigore di altre disposizioni.

Eccezionalmente il Cdm è stato presieduto dal vicepremier Matteo Salvini a causa di una indisposizione di Giorgia Meloni, che l'ha costretta a rinviare anche la partecipazione a Porta a Porta. La riunione è durata circa mezz'ora. Il Consiglio aveva già autorizzato la possibilità di porre la fiducia sul ddl di bilancio nel Consiglio dei Ministri del 16 dicembre. «È andato tutto benissimo», dichiara il vicepremier. È stato invece il sottosegretario Alfredo Mantovano (nella foto) - secondo prassi consolidata - a leggere l'ordine del giorno e a dare la parola ai ministri competenti, accompagnando il tutto con un richiamo a evitare in futuro di predisporre un nuovo Milleproroghe pieno di norme che spaziano tra temi differenti, «un malcostume che viene dal passato» visto che sono oltre 20 anni che si fa ricorso a questo provvedimento passepartout.

«Siamo soddisfatti che il governo abbia colto la nostra sollecitazione, prorogando di un anno la possibilità di ricevere le ricette mediche via mail o sms» commenta Pina Onotri, segretario del Sindacato medici italiani (Smi). «Attendiamo, adesso ulteriori misure per liberare i medici da gravosi carichi burocratici, a partire dalla possibilità di ridurre drasticamente le file di attesa negli studi attraverso un'autocertificazione dei lavoratori dei primi 3 giorni di malattia, soprattutto per le patologie non obiettivabili».

Non entra invece nel decreto legge, la misura che avrebbe consentito di utilizzare fino al 31 dicembre 2023 le risorse assegnate per il 2022 per l'acquisto di colonnine per la ricarica elettrica delle auto da parte di utenti domestici. Si trattava di un contributo fino a un massimo di 1.500 euro per le persone fisiche e di 8.000 in caso di posa della colonnina sulle parti comuni di edifici condominiali. L'intervento sarà inserito in un Dpcm di prossima emanazione. Restano fuori dal decreto anche le maggiori risorse per 5 milioni da destinare agli incentivi per l'acquisto di motorini e moto elettriche.

Arriva una proroga anche dalla manovra: la legge di bilancio rinvia infatti la fine dello smart working al 31 marzo 2023. Però non più per i genitori di minori di 14 anni ma soltanto in caso dei cosiddetti «fragili», ovvero coloro che, secondo apposita certificazione medica, risultano pazienti oncologici, immunodepressi, disabili gravi o con terapie salvavita in corso.

Arriva inoltre notizia di un giro di nomine prefettizie, che riguarderà una ventina di alti funzionari statali.

Fra questi, Paolo Cannavaro, che viene nominato prefetto, destinato a svolgere funzioni di direttore centrale per l'amministrazione centrale presso il Dipartimento dei vigili del fuoco.

Commenti