Il ministro ostenta ottimismo: "Abbiamo limato con buon senso"

E sulla «quota 100» annuncia: abbiamo tagliato due miliardi

Il ministro ostenta ottimismo: "Abbiamo limato con buon senso"

Roma Matteo Salvini si mostra sereno e soddisfatto nella video-intervista rilasciata al portale dell'educazione Skuola.net. Il compito in classe l'ha già consegnato al professore. E si mostra fiducioso del risultato. «Il nuovo testo della manovra è stato spedito a Bruxelles - dice nel corso dell'intervista con gli studenti -. Sono quindi ore delicate queste. Però l'ultima copia del Bilancio che abbiamo mandato alla Commissione europea mostra con tutta evidenza che abbiamo esercitato il buon senso. Fare di più è impossibile a meno che ci dicano dimenticatevi delle promesse fatte agli italiani. Adesso mi auguro soltanto che si possa tornare a lavorare serenamente». Il ministro degli Interni allude al fatto che i giornali, a suo dire, hanno usato numeri a sproposito parlando di cifre a casaccio. «Dicono - ricorda - che dovevamo trovare tre miliardi da tagliare per la manovra da presentare a Bruxelles. Ma questi numeri sono pura invenzione. Noi abbiamo trovato l'accordo su ulteriori riduzioni fiscali restando nei limiti probabilmente graditi dall'Ue». Ieri sera ospite a Quarta Repubblica su Retequattro ha poi detto che per la «quota 100» serviranno due miliardi in meno: «I tecnici ci dicono che saranno meno di 500mila quelli che andranno in pensione con la quota 100». Già nella notte tra domenica e lunedì, al termine del vertice di Palazzo Chigi, il ministro degli Interni scriveva su Twitter: «Con buon senso e coerenza accordo raggiunto su taglio delle tasse, lavoro, pensioni, sicurezza e investimenti, alla faccia di piddini e rosiconi». L'unico pericolo, riconosce Salvini, è che si passi le vacanze di Natale non in famiglia ma tra i banchi di Montecitorio per votare la manovra. Rischi del mestiere, verrebbe da dire.

Insomma pur con i tempi delle feste sacrificati, Salvini ostenta sicurezza e spiega: «Se mai ci dovessero chiedere di tagliare ancora, la risposta sarebbe un secco no. L'Europa ci aveva suggerito di limare, potevamo dire di no, ma siamo persone di buon senso. E siamo intervenuti. Ora che siamo sotto Natale mi auguro che anche Juncker sia più buono».

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