Suo padre, il giudice Girolamo Minervini, fu ucciso dalle Brigate Rosse a Roma il 18 marzo 1980. Lei, Ambra, aveva 25 anni. Oggi, ne ha quasi 60 anni e fa parte dell’associazione "Vittime del dovere". Lei ha lanciato un urlo di rabbia nei confronti dello Stato italiano.
Come scrive Il Tempo, in una lettera al presidente della Camera, Laura Boldrini, la figlia della toga motiva così la decisione di non partecipare al Giorno della Memoria: "Sono stanca di ascoltare discorsi di circostanza che offendono vedove, figli, genitori, fratelli e la memoria dei nostri morti". E poi rammenta che per ottenere la medaglia alla memoria per suo padre, sua madre "ha dovuto scrivere 15 lettere di sollecito, per vedersela consegnare, dopo circa due anni, in un’anonima saletta della prefettura e dietro la cerimonia del 9 maggio c’è il vuoto più assoluto".
Ambra
ha scritto pure lei due lettere alla Boldrini, ma non ha ricevuto alcuna risposta. Infine, l'ultimo dettaglio disarmante: "Per avere le fotografie della cerimonia per la consegna della medaglia, abbiamo dovuto pagare..."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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