Cronaca nera

Morta facendo rafting, recuperato il corpo di Denise

Il gommone della studentessa in gita con la scuola si era rovesciato e lei non era riemersa

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È stato ritrovato sott'acqua, non lontano dal punto in cui era caduta, il corpo della studentessa dispersa martedì nel fiume Lao, a Laino Borgo, nel cosentino, mentre stava facendo rafting con un gruppo di compagni del liceo Giuseppe Rechici di Polistena, in provincia di Reggio Calabria.

Una gita scolastica nel Parco del Pollino finita in tragedia per la diciassettenne Denise Galatà. Dopo 24 ore di ricerche condotte anche con i droni dai vigili del fuoco, dal Nucleo speleo-fluviale e dai gruppi di volontari, si sono spente le speranze di trovarla in vita. Prima è stato individuato il caschetto che le proteggeva il capo rimasto incastrato in una sporgenza della riva destra, poi è stato avvistato il cadavere, trattenuto dalle rocce. La ragazza, originaria di Cinquefrondi, stava partecipando ad un'escursione organizzata dal suo istituto quando il suo gommone ha urtato quello che lo precedeva, ribaltandosi e facendola finire in acqua insieme ad altri due compagni, che però sono stati recuperati dalle guide e se la sono cavata con qualche ferita. Nessuno, invece, è riuscito ad intercettare Denise prima che venisse inghiottita dalle acque agitate del fiume ed è annegata. Anche se fino a ieri i suoi compagni non avevano perso le speranze di ritrovarla ancora viva. Un'amica della giovane ha raccontato che l'acqua era molto agitata, ma le guide avevano tranquillizzato il gruppo dicendo ai ragazzi che non era mai accaduto nulla. Del resto gli istruttori solitamente sanno come gestire situazioni inaspettate che si possono sempre verificare. Una volta a bordo dei gommoni, invece, qualcosa non è andato per il verso giusto. La corrente è improvvisamente aumentata, l'imbarcazione di Denise si è impennata in prossimità di una roccia sbalzando fuori la studentessa.

La Procura di Castrovillari ha aperto un'inchiesta. L'ipotesi è che ci sia stato uno scontro tra due gommoni, ma vanno chiarite eventuali responsabilità e accertato se siano state adottate tutte le necessarie misure di sicurezza. Per la Pollino Rafting, che ha organizzato l'escursione, è stata una tragica fatalità. I telefoni degli accompagnatori sono stati sequestrati e anche le attrezzature.

Il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, ha espresso il suo cordoglio ai genitori della ragazza e ha disposto accertamenti per verificare che tutte le misure di sicurezza siano state adottate.

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