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Morto Carlo Tognoli, ex ministro e sindaco socialista di Milano

Nato nel 1938, a soli venti anni si iscrisse al Psi. Assessore a Milano, poi sindaco per dieci anni, fu eletto europarlamentare, poi deputato. Ministro nei governi Goria, De Mita e Andreotti VI e VI

Morto Carlo Tognoli, ex ministro e sindaco socialista di Milano

Si è spento Carlo Tognoli, sindaco di Milano dal 1976 a 1986, ex deputato e più volte ministro. Il 16 giugno avrebbe compiuto 83 anni. Malato da tempo, a novembre era stato ricoverato in ospedale per una frattura, e dopo poche settimane aveva contratto il Covid. Il sindaco del capoluogo lombardo, Beppe Sala, lo ricorda in questo modo: "Milano piange la scomparsa di Carlo Tognoli, un grande sindaco della nostra città, un uomo politico concreto e aperto alle riforme. Un milanese vero. Per me un maestro e un amico sincero. Mi unisco al dolore della famiglia".

Iscrittosi al Psi a venti anni, con il diploma di perito chimico in tasca lavorò per alcuni anni in un'azienda farmaceutica. Da srtudente lavoratore frequentò l'Università Bocconi, pur senza terminarla. Ben presto capì che la sua vera grande passione era la politica: dirigente giovanile del Psi, nel 1960 fu mandato a "farsi le ossa" al consiglio comunale del piccolo comune di Cormano (Milano). Nel 1970 fu nominato assessore a Palazzo Marino, restando in carica fino al 1976, quando a 38 anni fu eletto sindaco di Milano (il più giovane nella storia della città). Per dieci anni amministrò la sua città. Nel 1984 fu eletto al Parlamento europeo, dove restò in carica fino al 1987. Dimessosi, fu eletto alla Camera dei deputati (rieletto nel 1992). In quegli anni ebbe anche incarichi di governo: dal 1987 al 1992 come ministro per i Problemi delle Aree Urbane (governi Goria e De Mita) e poi Ministro del Turismo e dello Spettacolo nei governi Andreotti VI e VII. Giornalista, diresse il mensile Critica Sociale (fondato da Filippo Turati) dal 1981 al 1992.

Fino alla fine ha conservato un grande amore per Milano, fornendo sempre il proprio contributo di idee e riflessioni, anche se ormai lontano dall'impegno politico attivo. Nei suoi scritti amava soffermarsi sulle conquiste del primo sindaco socialista di Milano, Emilio Caldara. Senza mai dimenticare l'esempio dei due fari del riformismo italiano, Filippo Turati ed Anna Kuliscioff.

"Un pezzo della storia milanese della storia socialista e anche della nostra vita che se ne va - scrive sui social Bobo Craxi -. Un grande dolore".

"È stato un sindaco amatissimo - sottolinea l'ex sindaco Giuliano Pisapia - che ha affrontato gli anni difficili dell’uscita dal terrorismo dando una impronta alla città che ha segnato un lungo periodo. È sempre stato orgoglioso di essere un socialista riformista e anche da ministro si è impegnato per Milano. Con la sua scomparsa Milano perde una figura di riferimento, un protagonista del dibattito pubblico ascoltato e rispettato. Nei miei anni da sindaco ho dialogato spesso con Tognoli e la sua scomparsa mi addolora profondamente. Rivolgo una grande abbraccio alla sua famiglia e ai tanti suoi amici".

"Con Carlo Tognoli se ne va un protagonista della storia di Milano e del socialismo italiano", afferma in una nota il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. "Un sindaco stimato nel mondo e amato dai milanesi, un uomo politico preparato, lucido, consapevole, dotato di una grande visione e di una grande passione per la sua città. Una passione civile che lo ha accompagnato nelle diverse stagioni del suo impegno politico e civile, che non è mai venuto meno. Di lui ricordo il garbo, la vivacità intellettuale, la profondità delle analisi. Se ne va un socialista riformista, un moderato che guardava avanti, orgoglioso della sua storia e delle sue radici, ma capace di cogliere il cambiamento della politica e della società. Uno dei migliori sindaci della storia di Milano".

"Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Carlo Tognoli, uomo delle istituzioni, storico esponente del Partito Socialista Italiano e figura di spicco del riformismo", dichiara la presidente del Senato Elisabetta Casellati. "La città di Milano, di cui fu sindaco molto amato, e il Paese non dimenticheranno il suo esempio di politico e amministratore appassionato e competente. Ai familiari giunga la mia vicinanza".

"Dopo mesi di travagli e sofferenze - afferma Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia - è venuto a mancare un grande uomo, una personalità di primo piano della storia italiana e milanese e del socialismo, come Carlo Tognoli. Tutti lo ricordano per essere stato uno dei grandi sindaci della Milano riformista ma Carlo, una vita al servizio della sua amata città, ha ricoperto ruoli di primo piano nella vita politica ed istituzionale nazionale. Lungimirante Ministro per i problemi delle Aree Urbane, parlamentare di punta del PSI, è stato dirigente di spicco di quel 'nuovo corsò a cui contribuì da protagonista, tanto sul piano pratico che delle idee. Ricordo con profondo dolore e commozione un compagno leale e sincero, tanto nella buona che nella cattiva sorte, dotato di un acume politico raffinato e di un poderoso bagaglio di conoscenza, associato ad un tratto umano che solo le grandi intelligenze e le grandi personalità posseggo. Con Carlo, uomo tra i più vicini a mio padre Bettino, viene meno un pezzo della mia vita, un amico sempre prodigo di consigli, un uomo coraggioso impegnato fino all'ultimo, sul piano della memoria, nella battaglia socialista. La sua Milano, l'Italia, gli rendano l'omaggi e gli onori che si devono ad una grandissima personalità".

"Grande dolore per la scomparsa di Carlo Tognoli", scrive in una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta (Forza Italia). "Un amico vero, protagonista di un'indimenticabile stagione riformista. Rimarrà nel cuore di tutti noi".

"Una notizia che mi rattrista profondamente. Una bella persona, competente, che sapeva coniugare l'ascolto e la concretezza dell'azione", dichiara il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. "Ci lascia 'IL' sindaco" aggiunge Fontana. "Infatti per moltissimi milanesi che hanno vissuto il periodo in cui è stato primo cittadino, Tognoli è rimasto il sindaco di Milano per antonomasia".

"Se ne è andato un grande amico, un maestro, uno straordinario sindaco della città di Milano - dichiara Alessandro Colucci (Noi con l'Italia) - due volte ministro della Repubblica. Ancora oggi, a distanza di oltre trent’anni, i cittadini ricordano "il sindaco dei milanesi", da sempre amato e apprezzato da tutti. Ha rappresentato un pezzo importante della storia socialista e riformista milanese, sempre a fianco di Craxi e delle battaglie autonomiste del socialismo riformista. Uno studioso infaticabile della storia socialista, dei grandi avvenimenti internazionali. Amava la sua città a cui ha dedicato gran parte della sua vita non solo politica. Ho avuto la fortuna di frequentarlo e imparare molto da Carlo. Il valore della politica, del mettersi al servizio dei propri cittadini e della propria città. Per me un maestro, un esempio, un caro amico. Oggi c’è spazio solo per il dolore e per un affettuoso pensiero a Dorina e ai suoi figli".

"Carlo Tognoli - ha detto Valdo Spini, vicesegretario nazionale del Psi nei primi anni ottanta - è stato un esponente qualificato di quel socialismo municipale che tanto ha dato all'Italia e che si è espresso a Milano in modo particolare. Il rispetto che circondava la sua figura era indice della gratitudine che gli dovevano i milanesi. Quando assunsi la delega delle Aree Urbane nel governo Ciampi potei proseguire nell'attuazione di quelle leggi sulle piste ciclabili e sui parcheggi che egli aveva varato quando aveva ricoperto quella responsabilità ministeriale".

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