Morto a La Spezia il primo carabiniere. È un maresciallo, padre di due bambini

Aveva 53 anni, dal 2011 in servizio nella stazione della città ligure

Morto a La Spezia il primo carabiniere. È un maresciallo, padre di due bambini

Ha combattuto con tutto se stesso, ma alla fine il virus se lo è portato via. Massimiliano Maggi, maresciallo maggiore dell'Arma dei carabinieri, in servizio alla caserma Salvo D'Acquisto della Spezia, è morto ieri a causa del Covid-19. Aveva 53 anni ed era ricoverato da alcuni giorni nella rianimazione dell'ospedale della città ligure.

L'annuncio è stato dato proprio dal Comando generale dell'Arma, che sulla pagina ufficiale ha scritto: «La vita di un Carabiniere è un tessuto le cui trame si intrecciano con le vite dei cittadini, nella buona e nella cattiva sorte. Il maresciallo maggiore Massimiliano Maggi, addetto alla Stazione della Spezia Principale, la sua vita l'ha trascorsa dedicandola al servizio del suo Paese e alla sicurezza della comunità affidata alla sua responsabilità. Oggi il virus si è portato via per sempre il suo respiro».

Il maresciallo lascia due figli, che proprio nel giorno della festa del papà hanno dovuto subire un lutto così grande. «Tutta l'Arma dei Carabinieri - si legge ancora - si cinge con il più intenso degli abbracci la sua famiglia e piange con dolore ed orgoglio un suo figlio che se ne va. Lasciaci pure Massimiliano. Fino alla fine, tu ci sei stato».

Il Comandante generale Giovanni Nistri e tutta l'Arma «si stringono compatti intorno alla famiglia, alla moglie e in particolare ai due figli. Un maresciallo che credeva profondamente nel proprio lavoro, in particolare nel ruolo fondamentale di prossimità alle comunità svolto dalle Stazioni Carabinieri. E proprio dai primi anni Novanta, dopo il periodo di formazione, ha prevalentemente prestato servizio alla Stazione. Dal 2011 presso quella di La Spezia Principale. Una vita dedicata semplicemente, eppur così straordinariamente - si dice quindi - al dovere, alle Istituzioni, all'umiltà di servire ogni giorno il suo Paese e la sicurezza della comunità affidata alla sua responsabilità, finché oggi il virus si è portato via il suo respiro per sempre». Anche il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha voluto dedicargli un pensiero: «Alla famiglia - ha scritto - ai suoi due figli e a tutta l'Arma dei Carabinieri, giungano i miei più profondi sentimenti di vicinanza e cordoglio, e gli stessi sentimenti di vicinanza voglio esprimerli a tutti gli italiani che in questo momento piangono la perdita di un proprio caro. Il Maresciallo Maggi ha dedicato la sua vita al dovere e alle Istituzioni e per lo questo lo ringrazio». Dopo il tenente colonnello dell'Esercito, morto alcuni giorni fa a 59 anni, Maggi è il secondo militare deceduto a causa del coronavirus.

Allo stato attuale si calcola siano decine i rappresentanti di Forze armate e Forze dell'ordine che hanno contratto il virus proprio durante il servizio. Molti di loro sono tutt'oggi in quarantena a casa o in caserma, alcuni sono invece ricoverati in ospedale, nei reparti di terapia intensiva, per le dovute cure.

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