"Mossa per arginare lo strapotere Pd-5s"

Il capogruppo Fdi sull'ipotesi federazione: "In bocca al lupo ai nostri alleati"

"Mossa per arginare lo strapotere Pd-5s"

La federazione di centrodestra tra la Lega e Forza Italia genera tra alleati (e non) un misto di curiosità e concitazione anche perché ancora non si sa bene di che cosa si tratti esattamente. Anche Fratelli d'Italia, pur avendo deciso di non sostenere il governo Draghi, sta a guardare lo svilupparsi degli eventi. Per il capogruppo alla Camera, Francesco Lollobrigida, è ancora presto per commentare, ma qualcosa si può già dire.

Onorevole, che idea si è fatto di questa federazione?

«Nell'attesa che si delineino meglio i contenuti, se si tratti di federazione, di un tavolo di coordinamento, di fusione, di annessione, possiamo dire che ci sembra il tentativo che la Lega e Forza Italia al governo fanno di coordinarsi per arginare lo strapotere del M5s e del Pd, i quali influenzano in maniera decisiva l'azione del governo Draghi».

Dunque, un modo per essere più incisivi?

«È l'unica ragione che può aver portato all'esigenza di avere un maggior coordinamento tra le formazioni di centrodestra che sostengono il governo Draghi, forse al fine di incidere di più nell'azione di governo altrimenti egemonizzata da Pd e M5s».

E che atmosfera percepisce attorno a questo progetto?

«Non mi sembra di cogliere grandissimi entusiasmi rispetto alla compartecipazione delle altre forze politiche di centrodestra, molte delle quali hanno già ufficializzato di non aderire a questo percorso. Anche all'interno di Forza Italia più di qualcuno sottolinea che la pluralità dell'offerta politica del centrodestra è una ricchezza, specie in un quadro di alleanza da confermarsi alle Politiche che evidentemente non può e non deve escludere nessuno».

Avverte quindi malumori?

«Sono solo supposizioni rispetto ad un quadro non chiaro e nemmeno esplicitato e subordinato agli organi stessi dei partiti. Posso solo dire che mi pare che anche in Forza Italia ci siano forti dissensi rispetto ad un progetto che vada oltre allo stretto coordinamento».

E per quanto riguarda Fratelli d'Italia?

«Per quanto ci riguarda siamo molto sereni e in qualsiasi caso facciamo il nostro in bocca al lupo a qualsiasi iniziativa possano intraprendere i nostri alleati. Non crediamo che i nostri consensi possano essere influenzati in modo negativo dalle loro azioni. Noi continuiamo a fare il nostro percorso convinti che il centrodestra debba restare unito a tutti i costi e lavoriamo tutti i giorni a questo obiettivo. Qualsiasi cosa si possa fare insieme lo leggiamo come un potenziale arricchimento. Siamo certi che il nostro lavoro porterà frutti solidi che prescindono da quello che fanno gli altri».

E riguardo ai primi mesi del governo Draghi che idea si è fatto?

«Iniziamo dai pro. Senza dubbio Draghi ha dimostrato in questi mesi una capacità di ascolto maggiore rispetto a quella del suo predecessore. Lo dimostra anche il vertice tenuto con il capo dell'opposizione Giorgia Meloni dove, come è giusto che sia in una democrazia, maggioranza ed opposizione collaborano nell'interesse della nazione».

E i contro?

«Sono pur tanti.

Rispetto alle scelte sulla libertà di impresa con l'inutile coprifuoco, ad esempio, in continuità coi disastri perpetrati dal ministro Speranza. E poi ancora su Recovery Plan, fisco, giustizia, semplificazioni, politiche migratorie, con la pessima azione del ministro Lamorgese».

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