Roma Non è un partito e tantomeno una corrente, parola poco frequentata e mal sopportata dalle parti di Forza Italia. Piuttosto una associazione attraverso cui elaborare idee e proposte per rafforzare la parte moderata del centrodestra.
Mara Carfagna il giorno dopo la tempesta torna a ribadire le reali intenzioni della sua creatura. «Voce Libera sarà presentata in settimana con una conferenza stampa, ma sono contenta e sorpresa per le reazioni seguite ai primi annunci. Ho ricevuto molte telefonate e in tanti, sia dal mondo di Forza Italia, ma anche dall'esterno, dalla società civile, ci hanno contattati per avere informazioni e capire come associarsi». E l'appuntamento potrebbe essere l'occasione per conoscere i primi nomi.
Di certo noi «non siamo i nuovi responsabili che sosterranno il Conte bis», ma «un'associazione che nasce per mettere insieme idee e persone che vanno oltre la cerchia dei parlamentari e dei dirigenti di partito. E per mettere anche un po' di benzina nel motore della politica di centrodestra. Perché il centrodestra non può vincere solo di morte all'Europa o di stop ai barconi, ma deve saper offrire soluzioni serie alle sfide globali con cui facciamo i conti».
La vicepresidente della Camera parlando con Stampa e Messaggero definisce i contorni del suo progetto cercando di stemperare le polemiche. L'obiettivo è respingere una sorta di diversità della sua iniziativa rispetto a quelle già esistenti, ma è chiaro che Voce Libera nasce in un momento storico particolare per il partito azzurro e diventerà anche uno strumento per pesarsi dentro Forza Italia. «Idee e proposte ci faranno benissimo. Del resto in passato sono nate altre associazioni, come Liberamente di Maria Stella Gelmini o Italia protagonista di Gasparri, e non hanno costituito un problema. Quindi pensare che vogliamo dare vita ad una nuova corrente è assolutamente pretestuoso». Berlusconi «sa, perché gliel'ho detto, che non è assolutamente mia intenzione fare strappi, che intendo rimanere in Forza Italia che è casa mia. Anche perché fa male vedere andare via dirigenti storici come Davide Bordoni. Voce libera non nasce perché io cambi partito, né per fondarne altri. Aderirà chiunque ne condivida spirito e obiettivi, anche persone aderenti a partiti diversi, ma sempre appartenenti a questo perimetro ideale». E nega anche contatti con Renzi e Calenda: «Non abbiamo nulla a che fare con eventuali operazioni di palazzo».
Su Salvini che chiede anche a Conte e alla maggioranza un tavolo «per salvare l'Italia», Carfagna risponde: «È un appello condivisibile. Di fronte a tante emergenze dal punto di vista politico, economico, finanziario ed occupazionale la politica deve smettere di stare in campagna elettorale permanente, e provare ad individuare soluzioni». Fdf
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