Un Motu proprio del Papa «I pedofili sono come Satana»

Contro gli abusi nella Chiesa Bergoglio promette misure concrete e prepara un documento. Vittime deluse: è poco

Fabio Marchese Ragona

«Il prete che abusa di un minore diventa strumento di Satana, la pedofilia è una piaga mostruosa, la più grave nella Chiesa». E ancora: «La Chiesa proteggerà i bambini dai lupi voraci». Papa Francesco chiude il summit vaticano di quattro giorni sulla protezione dei minori con un discorso dai toni forti, accusatori, contro chi in tutti questi anni, all'interno della Chiesa ha abusato del proprio potere, molestando per decenni bambini e bambine innocenti.

La crociata del Pontefice contro gli orchi in clergyman, definiti da una delle vittime «assassini dell'anima e della fede», non si fermerà.

Alle parole, Francesco vuol far seguire subito dei fatti concreti, dei provvedimenti per contrastare gli abusi sessuali che, ricorda Bergoglio, «mi portano alla mente anche la crudele pratica religiosa, diffusa nel passato in alcune culture, di offrire esseri umani spesso bambini come sacrifici nei riti pagani». Il Pontefice paragona i preti pedofili ai satanisti, paragona l'abuso sessuale ai sacrifici umani, riferendosi non solo a quanto accade tra i preti ma anche fuori dalla Chiesa: «Siamo dinanzi», ha detto Francesco nel corso del suo discorso nella Sala Regia, «a un problema universale e trasversale che purtroppo si riscontra quasi ovunque. Tale piaga», aggiunge, «conferma la sua gravità nelle nostre società ma non diminuisce la sua mostruosità all'interno della Chiesa. La disumanità del fenomeno a livello mondiale diventa ancora più grave e più scandalosa nella Chiesa, perché in contrasto con la sua autorità morale e la sua credibilità etica».

Un chiarissimo mea culpa quello del Papa, ma anche un chiaro invito a riflettere sul tema degli abusi sui minori prendendo in considerazione, non soltanto la Chiesa ma anche altri ambiti a rischio, come la scuola e la famiglia. Nonostante ciò alcuni dei rappresentanti delle vittime, in particolare quelli radunati sotto la sigla ECA (Endy of Clergy Abuse) che nei giorni scorsi si erano lamentati per non esser stati ascoltati dal comitato organizzatore del vertice, hanno bollato le parole di Francesco e il vertice in generale come «semplici parole e nessun fatto concreto». In realtà, poco dopo la chiusura del summit, il moderatore padre Federico Lombardi, ha svelato quali saranno i prossimi passi che il Vaticano intende intraprendere per dare un seguito a quanto fatto nei giorni scorsi. In primo luogo arriverà, ha assicurato il padre gesuita, un «motu proprio» di Francesco, in pratica un documento papale che detterà una nuova linea sul tema degli abusi sessuali.

Ci sarà poi una nuova legge dello Stato della Città del Vaticano e un vademecum della Congregazione per la Dottrina della Fede da inviare a tutti i vescovi del mondo.

«Inoltre», ha dichiarato Lombardi, «il Papa ha manifestato l'intenzione di favorire la creazione di task forces di persone competenti per aiutare le conferenze episcopali e le diocesi che si trovano in difficoltà per affrontare i problemi e realizzare le iniziative per la protezione dei minori».

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