«Con riferimento alla banca Monte dei Paschi, lo Stato azionista deve provvedere alla ridefinizione della mission e degli obiettivi dell'istituto di credito in un'ottica di servizio».
Si consuma in queste poche righe il riferimento a Mps nel testo definitivo del contratto di governo tra Cinque Stelle e Lega. Non è chiaro quali sarebbero la nuova mission e i nuovi obiettivi del gruppo senese. Di certo, non è stata messa nero su bianco la nazionalizzazione a tempo indeterminato auspicata a gran voce dall'economista della Lega, Claudio Borghi, che in questi giorni ha alimentato le vendite sul titolo di Rocca Salimbeni: ieri le azioni Mps hanno perso un altro 3,5% dopo essere state congelate al ribasso. Tanto che la linea di Borghi sul Monte comincia a preoccupare i grillini creando il primo scontro interno. «Giocare sulla pelle del Monte dei Paschi con i soldi dei cittadini non è quello che deve fare chi si appresta a guidare un Paese. Le responsabilità dei disastri del passato a marchio Pd sono chiare a tutti, i responsabili dovranno sicuramente pagare. Ora però bisogna lavorare per risolvere i problemi limitando al minimo le perdite della collettività che sono e saranno ingenti», ha scritto in un post su Facebook Stefano Buffagni, uno dei deputati più vicini a Luigi Di Maio. Che non a caso, qualche ora dopo, ha sottolineato di volersi occupare di Siena, «come di tutte le altre crisi bancarie, senza shock e senza nessun tipo di preoccupazione. I politici italiani sono chiamati dalla Costituzione a tutelare il risparmio, non solo le banche e quando i due interessi non coincidono, noi scegliamo i risparmiatori». Intanto, ai piani alti del Carroccio, Matteo Salvini si augura che «Mps torni a recuperare tutto».
Di certo, dopo aver perso quasi il 12% in due sedute, 433,7 milioni in termini di capitalizzazione, la minusvalenza teorica per l'azionista di controllo - ovvero il Tesoro, cui ambiscono sia la Lega sia i grillini - è quasi di cui 300 milioni. Ma a soffrire, ieri, è stato l'intero comparto bancario, con alcuni titoli congelati come Ubi (-7,8%) e anche le big in difficoltà: il Banco Bpm ha ceduto il 6,3%), Unicredit il 2,7% e Intesa il 2,4 per cento. Lo spread tra Btp e bund ha aggiornato ancora i massimi e chiude a 165 punti base, il livello più alto da ottobre scorso. Alcuni analisti fanno però notare che la maggior parte dei temi contenuti nel programma Lega-M5s, come la revisione delle regole del bail-in, «sono al di fuori del potere del governo o hanno uno scarso impatto a dispetto di un'apparente posizione forte che può piacere agli elettori», scrive Banca Akros.
La stessa mission di Mps che il contratto pentaleghista vuole «ridefinire» è scolpita nel piano industriale della banca senese vidimato dall'Europa e negli accordi presi con Bce e Commissione Ue in cambio del via libera all'ingresso temporaneo dello Stato con la ricapitalizzazione che ha scongiurato il bail-in. Accordi validi fino al 2021 che prevedono l'uscita del socio pubblico e l'aggregazione del Monte con altre banche. «La natura temporanea dell'aiuto è assicurata dal fatto che le autorità italiane si impegnano a vendere tutte le loro azioni nella banca», recita il documento con cui il 4 luglio 2017 la Ue ha concesso il salvataggio. I radar di Bruxelles sono accesi: «È responsabilità degli Stati membri rispettare gli impegni sui quali si sono impegnati», ha detto ieri una portavoce.
E un richiamo arriva anche dalla Consob ora guidata da Mario Nava che invita chi svolge funzioni pubbliche o ha poteri decisionali ad avere «la massima prudenza e misura nella diffusione di informazioni che possano avere impatto sull'andamento dei titoli» in Borsa.
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