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Napolitano: "Ritornare alle frontiere sarebbe una regressione"

Napolitano difende l'Europa unita e attacca chi vuole alzare muri. Poi su Trump: "Tragedia americana"

Napolitano: "Ritornare alle frontiere sarebbe una regressione"

"Da quando non sono più presidente della Repubblica ho acquistato maggior serenità perché non ho da decidere qualcosa ogni giorno. È una cosa molto pesante da sopportare per quasi nove anni". Così il presidente emerito, Giorgio Napolitano, intervistato da Fabio Fazio a Che tempo che fa. Napolitano non avrà più nulla da decidere, ma non si tira indietro dall'esprimere le proprie opinione, soprattutto sul terremoto che sta colpendo l'Europa.

"Ci sono governi che stanno mettendo in discussione i fondamenti reali dell'Europa, governi che mostrano di non aver capito quelli che sono i valori fondamentali: libertà, pluralismo e rispetto dei diritti e solidarietà" e questi segnali sono un sintomo di "regressione, un modo di tornare indietro. Ci sono governanti che anziché dare serenità alimentano la paura, i pregiudizi e lucrano su questo per i loro interessi elettorali. Il problema è che la politica in Europa è rimasta nazionale. Non c'è sicurezza sulla base di un arroccamento nelle proprie frontiere. Non si può per una paura inspiegabile dire che rimanendo chiusi nella propria nazione si è più sicuri. È vero il contrario. Si è sicuri se tutti gli Stati dell'Unione controllano le frontiere esterne, non quelle tra Stato e Stato".

E ancora: "Non c'è incompatibilità tra sicurezza e rispetto del diritto all'asilo che le convenzioni internazionali esigono sia riconosciuto a tutti coloro che fuggono da conflitti e persecuzioni".

In merito alla Brexit: "Credo che molti inglesi abbiano capito e anche lo stesso Cameron che ha avuto l'idea non felice di annunciare il referendum", che con un'uscita dell'Inghilterra dall'Europa "succederebbe qualcosa di grave soprattutto per la Gran Bretagna che verrebbe isolata dall'Europa. Ma sarebbe anche un colpo per Unione europea".

Napolitano ha poi parlato anche di Donald Trump definendolo una "tragedia americana": "Chi lo sa cosa farebbe una volta eletto? Ma davvero non voglio considerare questa ipotesi.

Ci si può fidare? Credo proprio di no, anche se ora cerca di moderare qualche affermazione folle che ha fatto".

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