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Nasce l'asse M5S-Pd-Leu: vogliono riesumare il Conte II

In Senato nasce il nuovo intergruppo parlamentare. Così grillini, dem e Leu studiano iniziative comuni. Ma in passato hanno fatto solo danni

Nasce l'asse M5S-Pd-Leu: vogliono riesumare il Conte II

"Sta nascendo qualcosa di importante". Ad annunciarlo era stata una fonte parlamentare sentita da Agi, secondo cui si stava mettendo a punto un documento programmatico delle forze politiche che si erano schierate a sostegno del presidente del Consiglio Giuseppe Conte: Movimento 5 Stelle (M5S), Partito democratico (Pd) e Liberi e Uguali (Leu).

La conferma è arrivata poco dopo, quando i capigruppo in Senato dei tre partiti, Ettore Licheri, Andrea Marcucci e Loredana De Petris, hanno dichiarato: "Alla vigilia del voto di fiducia al nuovo governo Draghi, abbiamo deciso, sollecitati da senatrici e senatori dei tre gruppi parlamentari, di intraprendere un'iniziativa comune: la costituzione di un intergruppo parlamentare che, a partire dall'esperienza positiva del Governo Conte II, promuova iniziative comuni sulle grandi sfide del Paese, dalla emergenza sanitaria, economica e sociale fino alla transizione ecologica ed alla innovazione digitale".

L'asse politico Pd-M5S-Leu sarebbe stato costituito anche allo scopo di sottolineare l'ampiezza dei numeri rispetto a Forza Italia e Lega e rafforzare l'alleanza a palazzo Madama, che parte da un numero fissato a 157 sì. Altro obiettivo sarà quello di orientare il programma del nuovo governo Draghi. Per questo, Agi aveva rivelato la creazione di un documento programmatico di quelle forze politiche che avevano sostenuto il Conte II e che si erano incontrate oggi in Senato, per studiare diverse iniziative. Un'alleanza politica fortemente sostenuta dallo stesso Giuseppe Conte, che ha definito l'iniziativa dei capigruppo di M5S, Pd e Leu "giusta e opportuna". "In questa fase- ha aggiunto l'ex premier- è ancora più urgente l'esigenza di costruire spazi e percorsi di riflessione che valorizzino il lavoro comune già svolto e contribuiscano ad indirizzare la svolta ecologica e digitale e le riforme di efficientamento della Pa e della giustizia nel segno di una maggiore equità e inclusione sociale".

Sembra che nel documento programmatico verrà sottolineata la necessità di ripartire dai temi del precedente governo e allargare le questioni che Mario Draghi presenterà domani alle Camere. Così, i giallorossi mirano a far tornare alla ribalta le strategie seguite nel precedente esecutivo, insistendo sulla linea che ha portato l'ex premier alle dimissioni. Un'alleanza che, in passato, non si è rivelata vincente, dati gli esiti dell'ultimo governo Conte e che sembra stia già facendo emergere dubbi all'interno dei singoli partiti. E il mal di pancia inizia a farsi sentire nel Pd: "Di sicuro questo non è un tema che si possa sciogliere senza una discussione ampia e approfondita all'interno dei gruppi parlamentari e di tutto il Pd. Ora non servono fughe in avanti nè forzature ma una discussione vera su come il Pd vuole svolgere la propria funzione e definire la propria identità nella fase del tutto nuova che si è aperta col governo Draghi- hanno commentato i senatori dem Vincenzo D'Arienzo, Tommaso Nannicini e Francesco Verducci- Per noi il punto fondamentale è invece ricostruire e rilanciare un profilo riconoscibile e un punto di vista autonomo del Pd".

Ma a partire da domani, Movimento 5 Stelle, Partito democratico e Ligeri e Uguali si uniranno in Senato per rafforzare l'alleanza a sostegno di Mario Draghi e per cercare di orientare il programma del nuovo governo, per il quale i giallorossi hanno messo a punto una serie di iniziative, che partono dal lavoro svolto surante l'ultimo esecutivo Conte, dimessosi poche settimane fa.

"Con questo spirito- hanno annunciato Ettore Licheri, Andrea Marcucci e Loredana De Petris- da domani, saremo insieme per rilanciare e ricostruire il nostro Paese".

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