Mentre l'Ucraina fa la conta delle vittime a seguito dell'ennesimo attacco contro i civili, continua a salire la tensione in tutta Europa per quella guerra ibrida che lentamente, ma nemmeno troppo, sta diventando una guerra a tutti gli effetti che si combatte parallelamente a quella sul campo. Allarmi per missili, sconfinamento di droni, sabotaggi alle ferrovie e ora anche una nave spia nelle acque territoriali britanniche rischiando di provocare un'escalation molto più reale che teorica.
Oltre allo sconfinamento ovviamente non autorizzato, la nave di Mosca avrebbe anche dirottato dei potenti raggi laser contro i piloti dell'aeronautica britannica Raf accorsi sul posto. "Vi seguiamo. Vi osserviamo. Siamo pronti", ha tuonato il ministro della Difesa britannico John Healy. "È la seconda volta che la nave spia russa Yantar si aggira intorno alle acque territoriali britanniche negli ultimi mesi, viene utilizzata per ottenere intelligence e monitorare i cavi sottomarini. Abbiamo attivato una fregata della Royal Navy e aerei della Raf. Siamo pronti a rispondere, se la nave si muovesse ancora più a Sud, abbiamo diverse opzioni militari", ha avvisato il ministro. L'imbarcazione russa sarebbe entrata e uscita più volte dalle acque del Regno Unito, al largo del Nord della Scozia e la stessa operazione nelle ultime settimane sarebbe stata utilizzata per spiare anche altri paesi, tra cui l'Olanda. "Siamo in una nuova fase di minacce, sono azioni pericolosissime", ha avvisato Haley, riferendosi in particolare al disturbo laser nei confronti dei piloti dell'aviazione, ennesima provocazione firmata Mosca. "Nell'ultimo anno abbiamo visto raddoppiare le incursioni russe nel nostro spazio aereo, e abbiamo visto 90mila attacchi informatici contro il sistema di difesa del Regno Unito. E man mano che la minaccia cresce, la Gran Bretagna farà la sua parte", ha spiegato infinito il titolare della Difesa britannico.
Parole dure ma chiarissime, che fotografano una situazioni in Europa evidentemente cambiata dall'inizio della guerra d'invasione in Ucraina. Il fronte più caldo resta il fianco Est dell'Alleanza e a tenere banco è il sabotaggio alla ferrovia polacca, sulla linea che porta gli aiuti all'Ucraina. I pubblici ministeri polacchi hanno formulato accuse formali contro due cittadini ucraini sospettati di "sabotaggio di natura terroristica" per conto della Russia. I due uomini, identificati come Oleksandr K., 39 anni, e Jewhenij I., 41 anni, sono fuggiti in Bielorussia dopo l'esplosione e sono ancora ricercati dalle autorità polacche. Che hanno anche diffuso la notizia dell'arresto di diverse persone collegate all'atto di sabotaggio. "Serve una risposta forte", ha detto l'Alta Rappresentante dell'Ue Kaja Kallas. Sempre in Polonia sono stati chiusi e poi riaperti dopo alcune ore gli aeroporti di Rzeszow e Lublino durante i raid russi sull'Ucraina occidentale con i caccia polacchi e norvegesi dell'Allenaza che si sono alzati in volo come misura preventiva.
Alta tensione anche in Romania, dove nella notte due aerei da caccia tedeschi Eurofighter Typhoon, in servizio come polizia aerea, sono decollati dopo che è stato rilevato il segnale di un drone che ha sconfinato per circa 8 km nello spazio aereo nazionale di Bucarest.
E a proposito di droni, anche l'esercito federale tedesco, potrà affiancare la polizia per abbattere i droni che verranno sorpresi a sorvolare lo spazio aereo tedesco, annunciando anche la creazione di una nuova unità di difesa contro i droni. Segnali chiari di una tensione che continua a crescere. Segnali pericolosissimi di una guerra che rischia di estendersi ancora di più.