Nel "barrio" del Papa. Il calcio e le prediche tra droga e prostitute

A Flores (Buenos Aires) dove è nato Bergoglio. "Qui ha scoperto la vocazione"

Nel "barrio" del Papa. Il calcio e le prediche tra droga e prostitute
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«Ha visitato la basilica di Papa Francesco? Ha visto que linda?». Non facciamo in tempo a salire sull'auto di Ramiro, un signore di mezza età che per arrotondare fa l'autista nelle ore libere dal suo primo lavoro, che ci accoglie con queste parole. Ci troviamo a Flores, popoloso quartiere a mezz'ora dal centro di Buenos Aires che ha dato i natali a Jorge Mario Bergoglio e in cui ha trascorso gran parte della propria vita. Nel barrio, le strade residenziali e commerciali si alternano ad abitazioni della classe media a breve distanza da aree di grande povertà.

Abbiamo appena lasciato la Basilica di San José de Flores in cui a diciassette anni Bergoglio scoprì la sua vocazione. Si racconta che un giorno nel 1953 passò davanti alla porta aperta della chiesa, vide la luce accesa del confessionale ed entrò: «Durante quella confessione, accadde qualcosa di strano che cambiò davvero la mia vita: provai lo stupore di aver improvvisamente incontrato Dio. Lui era lì, ad aspettarmi; Era arrivato prima di me» scrive nel suo libro Vita. Oggi lo stesso confessionale è pieno di fiori, biglietti, rosari e testimonianze dei fedeli in sua memoria. La sensazione, camminando per le strade di Flores, è che le persone lo sentissero come uno di loro, uno pueblo: «Io l'ho conosciuto, sa? - continua Ramiro - avevo un piccolo negozio in una calle poco distante da qui e lui camminava sempre per le strade del barrio fermandosi a chiacchierare».

Durante il giorno, Flores appare come un quartiere residenziale pieno di vita ma in alcune aree, in particolare di notte, le cose cambiano. A meno di cento metri dalla Basilica, separata da un parco, si trova la stazione dei treni, è qui che si trovano gli ultimi tanto cari Francesco e dove incontriamo Marcelo, un anziano signore che ha trascorso tutta la sua vita a Flores: «Qui di notte si trasforma in un luogo di prostituzione, anche minorile, e di spaccio, un vero inferno. Ricordo una quindicina di anni fa una durissima predica di un sacerdote durante una messa in strada. Rimasi colpito ad ascoltare le sue parole contro i trafficanti di donne e di droghe, lo van a matar (a uccidere, ndr), pensai. Quel prete era il cardinale Bergoglio».

Erano le parole di un uomo che conosceva a fondo quel quartiere, Jorge Mario Bergoglio nacque il 17 dicembre 1936 in una casa in Calle Varela 268 dove, come in altri luoghi simbolo della sua vita, tra il 2013 e il 2014 sono state poste alcune targhe per ricordarlo.

«Papa Francesco è nato in questa casa» si legge sul marmo con la sua foto al centro e la didascalia Santo Padre Francesco. Preghiamo per te. Quando aveva cinque anni, lui e la sua famiglia si sono trasferiti in un'altra casa a circa sei isolati e nei paraggi, in piazza Herminia Brumana, si trova un parco in cui giocano numerosi bambini e dove, come ricorda una targa in metallo circolare a terra: Jorge M. Bergoglio era solito rincorrere la palla qui con i suoi amici. Erano pomeriggi di giochi, di ritrovo e di amicizia. Ma Flores è stato anche il quartiere in cui il piccolo Bergoglio ha frequentato le scuole come l'Istituto Nuestra Senora de la Misericordia nella cui cappella ricevette la sua prima comunione.

Non si può comprendere il pontificato di Francesco senza conoscere questi luoghi, non a caso nel suo libro El Pastor ha scritto: «Il mio periodo al Vicariato di Flores è stato il mio momento migliore come vescovo»

aggiungendo «non solo perché sono tornato nel mio quartiere, ma per tanti altri motivi, ad esempio lavorare nelle baraccopoli. È una cosa che mi piace molto, insieme alla confessione; è forse il mio sacramento preferito».

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