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Siamo tutti nel mirino e l’Albanese insegna a scuola

Australia è Occidente, siamo noi. Siamo tutti coinvolti

Siamo tutti nel mirino e l’Albanese insegna a scuola
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La mattanza di Bondi Beach non è una tragedia solamente australiana. Considerarla, attraverso le lenti della geografia, come un fatto dell'altro mondo sarebbe un errore imperdonabile, di miopia e sciatteria intellettuale. Australia è Occidente, siamo noi. Siamo tutti coinvolti. Perché quello che è successo, come ci spiega Fausto Biloslavo sul Giornale di oggi, potrebbe accadere anche da noi. Ormai da anni l'islamismo più aggressivo sta allungando ed espandendo i suoi tentacoli sotto la pelle del nostro distratto Paesone. È in corso una guerra diffusa, parcellizzata, che, di anno in anno, cambia metodi e obiettivi: dall'America "imperialista" alla Francia dissacrante e libertaria, dall'Inghilterra multietnica alla Germania custode delle tradizioni e ora fino all'Australia ebraica. Ultima fermata del treno della morte. Ma oltre ai nemici esterni, si moltiplicano i nemici interni. L'Occidente che detesta e sabota i valori dell'Occidente stesso. A volar alto si può diagnosticare l'oicofobia che ammorba il nostro mondo: il disprezzo crescente per la propria casa, la propria cultura, la propria storia e le proprie tradizioni. Si scrive oicofobia, si legge tafazzismo. E mentre il nemico si avvicina e si infiltra, dalle nostre parti si gioca con il materiale esplosivo della sotto ideologia pro Pal, si sfregiano le sinagoghe, con la scusa della critica (legittima) a Israele si sdogana l'antisemitismo e si bruciano in piazza bandiere, foto e secoli di civiltà. Senza capire che una cosa è il prequel di un'altra.

Che la violenza arriva sempre dopo un lungo periodo di semina di odio e razzismo. E, mentre dall'altra parte del mondo sparano sugli ebrei, noi mandiamo nelle scuole Francesca Albanese a insegnare che Israele è uno Stato terrorista. Se non è il tramonto, quantomeno è il crepuscolo dell'Occidente.

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