"Nella Firenze del Pd degrado e incuria. Hanno paura di perdere con Schmidt"

Il capolista del Carroccio: "Da anni la città ha sempre gli stessi problemi, è la prova che governano male"

"Nella Firenze del Pd degrado e incuria. Hanno paura di perdere con Schmidt"
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Giovanni Galli di nuovo in campo per Firenze. Questa volta, l'ex portiere della nazionale, di Milan e Fiorentina, si è candidato con la Lega, a sostegno del candidato sindaco Eike Schmidt.

Galli, quali sono le sue priorità per Firenze?

«Le stesse del 2019, quando ebbi l'onere e l'onore di rappresentare, come candidato sindaco, il centro destra fiorentino. Sicurezza, viabilità, messa in sicurezza dell'aeroporto di Peretola, la TAV e la valorizzazione della nuova stazione Foster, per non dimenticare lo Stadio Franchi. Se i problemi strutturali di una città stupenda come Firenze rimangono sempre gli stessi da oltre dieci anni, forse, chi ha governato la città ha governato male. Il Pd è ormai un sistema di gestione che non funziona».

In caso di ballottaggio, intravede la possibilità di un allargamento verso il centro dello scacchiere?

«Credo che il nostro candidato sindaco rappresenti una proposta manageriale per il governo della città. Firenze come un grande museo di bellezza e vita. Firenze è unica nel mondo e Schmidt può riuscire a fare sintesi con le energie politiche, culturali e sociali che vogliono scommettere in un futuro di bellezza e di identità per Firenze».

La sinistra sembra avere più paura del solito...

«La sinistra ha semplicemente paura di perdere il potere. Il non aver aperto alle primarie è stato un errore, che il Pd probabilmente pagherà. Così come pagherà l'aver aumentato le tasse regionali, dove il centrodestra e Iv hanno votato contro. Che ci sia un problema politico tra renzismo e il Pd di Schlein, Fossi e Funaro, credo sia palese. Noi, in termini di partiti che compongono e compartecipano alla rappresentanza del centro destra a Firenze, abbiamo scelto di fare un passo indietro per sostenere una visione moderna per la nostra comunità».

Lei, in questa campagna elettorale ma non solo, insiste molto sulla questione della sicurezza.

«Sì. Ormai questo problema è non solo percepito ma vissuto da tutti i fiorentini perbene. C'è degrado, incuria e violenza, e questo è inaccettabile. Le azioni da mettere in campo le conosciamo, serve la volontà politica per farlo».

Ha sollevato anche la questione dello stadio. Un tema sentito a Firenze che sta interessando il dibattito cittadino da anni.

L'Artemio Franchi è lo stadio che sento come casa mia, ma la Fiorentina credo debba avere la possibilità e l'ambizione di investire in uno stadio di proprietà.

Una scelta del genere sarebbe per tutta Firenze una grandissima occasione. La gestione dei fondi per lo stadio è stata ridicola ed i lavori, così come sono iniziati, hanno arrecato danno alla società ed ai tifosi, chiudendo inspiegabilmente una curva per due mesi per togliere un tabellone».

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