Cronache

Niente brutti voti: merende e abiti a chi non ha nulla

Niente brutti voti: merende e abiti a chi non ha nulla

Daniela Lo Verde, è la dirigente dell'Istituto comprensivo Falcone allo Zen di Palermo: 300 alle elementari, 170 alle medie. Qui è tutto a rischio. Il quartiere di spaccio e delinquenza, i ragazzi che non vanno a scuola, il degrado che è fisiologico. Daniela Lo Verde, però, è una dirigente illuminata. Ama i suoi ragazzi e da sei anni il motto dell'istituto è «la tua scuola è la tua casa». Qui la dispersione scolastica è irrilevante, si mira al processo formativo, non si boccia nessuno perché il fallimento non fa bene a questi bambini. Daniela fa entrare nelle classi anche i ragazzini in ritardo o quelli che si sono alzati tardi perché «la mamma dormiva e non mi ha svegliato». Daniela sta facendo una raccolta fondi (a suon di 10 o 20 euro) per comprare gli occhiali da vista ai suoi bambini, comprò le scarpe ad un ragazzino che non si era presentato all'esame di terza media perché le sue «si erano bagnate in una pozzanghera». La preside ha fatto conoscere il cinema ai suoi ragazzi (non ci erano mai stati) e all'unico donatore che l'ha contattata ha chiesto uno scivolo gonfiabile e due biliardini «eppure questi bambini hanno bisogno di tutto: affetto sostegno e cura. Ho un armadio pieno di merende. Spesso arrivano in classe senza aver fatto colazione, qui si sentono protetti anche se al mattino entrano in classe arrabbiati perchè magari hanno appena assistito a episodi di violenza, dentro e fuori casa». La direttrice compra i vestiti ai suoi alunni quando li trova con i pantaloncini corti in pieno inverno. «Ho solo questi ha detto un bambino - Mamma non me li compra, ora è incinta e sta con lo zio. Papà è in carcere e non mi vuole vedere più..

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