No a edifici nel parco, Ekaterinburg batte la Chiesa ortodossa

No a edifici nel parco, Ekaterinburg batte la Chiesa ortodossa

Quella chiesa non s'ha da fare. La Chiesa ortodossa russa ha reso noto di aver rinunciato al «diritto» di ricostruire la Chiesa di Santa Caterina. Mesi di protese, arresti e fiumi di soldi. La chiesa ortodossa e Putin da una parte, i cittadini dall'altra in difesa del parco, del verde pubblico. Ieri il comunicato stampa che ha messo la parola fine alla lotta. Le autorità russe hanno cancellato il progetto di costruzione della cattedrale dedicata a santa Caterina che doveva sorgere nella città di Ekaterinburg. La decisione è stata presa dopo le serrate proteste della popolazione locale che si opponeva all'edificazione del luogo di culto in un noto parco cittadino, una delle poche aree verdi della zona.

Il governatore Yevgeny Kuyvashev ha ammesso: «il conflitto è concluso». La chiesa verrà costruita in un altro sito. Per sedare il malcontento era intervenuto anche il presidente Vladimir Putin, che aveva invitato a effettuare un sondaggio in modo da «trovare la soluzione ottimale per i residenti» in cui il 74 per cento degli intervistati aveva risposto «no» al piano di costruzione voluto dalla Chiesa ortodossa.

L'edificazione di nuove chiese è uno dei progetti più importanti del patriarca di Mosca Kirill, che ha fissato l'obiettivo di aprire «200 chiese l'anno» per far rifiorire i luoghi sacri del cristianesimo distrutti sotto la dominazione sovietica. Ekaterinburg poteva essere un simbolo. Questa, oltre a essere la quarta città russa per grandezza, è anche il luogo dove nel luglio del 1918 avvenne assassinato lo zar Nicola II insieme alla sua famiglia.

Nelle scorse settimane migliaia di persone hanno occupato il parco e si sono scontrate con le fazioni che sostengono la costruzione. Le proteste hanno portato all'arresto di circa 100 persone, di cui 33 sono state condannate alla reclusione da 2 a 15 giorni. «Nessuno è contro la chiesa, ma tutti sono contro la costruzione qui. Ci sono tante chiese in città, ma pochi spazi verdi», ha detto uno dei manifestanti. La costruzione della nuova cattedrale era stata decisa lo scorso anno, nel centenario delle commemorazioni del martirio dello zar. Poi erano iniziati gli scontri. Fino al passo indietro della Chiesa. Il Metropolita di Ekaterinburg e Verkhoturye Kirill ha spiegato che costruire la chiesa sul sito prescelto provocherebbe ulteriori divergenze «in una atmosfera di menzogne e inganno». E di «non voler offrire al diavolo questa opportunità».

La Chiesa era stata distrutta nei primi anni Trenta e la sua ricostruzione, promossa dalla Chiesa ortodossa e finanziata da tycoon con interessi nella regione. Kirill accusa gli oppositori del progetto di aver dimostrato nei fatti «odio per la presenza di Dio nelle loro vite». E poi, l'ultima frase che suona come un avvertimento: «non abbiamo altre guance da porgere».

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