Il piacere di stare nudi in spiaggia non va d'accordo con la tutela degli animali. Specificatamente dei volatili. L'Agenzia per l'Ambiente fiamminga ha rifiutato la richiesta di aprire una seconda spiaggia nudista nel Belgio, per timore che alcune «attività sussidiarie», ossia attività sessuali, che avrebbero luogo in riva al mare minaccino una rara specie di uccello presente nella zona. I tentativi di ottenere il titolo ufficiale di «spiaggia per nudisti» per una tranquilla zona vicino a Westende sono falliti. L'attività sessuale sulle dune spaventerebbe il Galerida cristata, una rara allodola, costringendola a scappare.
Questo è quanto l'Agenzia per l'Ambiente fiamminga ha segnalato al ministro dell'Ambiente, Joke Schauvliege. L'agenzia ritiene che le dune stesse potrebbero correre il rischio di essere danneggiate dalle attività «secondarie» dei bagnanti. Cosa si intenda, esattamente, per «attività secondarie» non è dato sapere. Probabilmente, anche in questo caso, si fa riferimento ad attività di tipo sessuali: «movimenti» che potrebbero mettere in crisi l'equilibrio delle allodole, abituate a scenari più silenziosi e tranquilli.
Come risoluzione al problema è stato proposto di recintare la zona dove le stesse allodole si accoppiano, ma il sindaco locale, Steve Vandenberghe, si è dichiarato contrario, spiegando che non sarebbe una forma di precauzione sufficiente.
«Dei fili contro dei nudisti? Pff. Come se un uomo non sapesse scavalcarli», ha aggiunto. I nudisti ritenevano che la posizione della spiaggia fosse perfetta in quanto isolata dal resto del mondo, senza alcuna possibilità per i turisti di curiosare.
L'unica spiaggia per nudisti al
momento esistente in Belgio si trova a Bredene. Da quelle parti di allodole se ne vedono poche. Per la gioia dei nudisti che potrranno serenamente continuare nelle loro «attività sussidiarie», o «secondarie» che dir si voglia.
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