«Dalle nostre analisi su alcuni vaccini utilizzati dalla popolazione sono emersi dati che delineano un possibile rischio per la salute».
Di quali analisi e di quali rischi si parla? Lo studio dell'associazione free vax Corvelva (Coordinamento Regionale Veneto per la Libertà delle Vaccinazioni) è già stato demolito dagli esperti che ne hanno evidenziato l'errata impostazione metodologica. Ma nonostante ciò ieri mattina questo studio è stato presentato alla Camera su iniziativa della deputata grillina, Sara Cunial, imprenditrice agricola bassanese già salita alla ribalta per aver paragonato i vaccini ad un «genocidio gratuito».
Nonostante il parere contrario della Fnomceo, Federazione nazionale degli ordini dei medici che aveva esplicitamente chiesto al presidente della Camera, Roberto Fico, di cancellare la conferenza stampa visto che anche l'Aifa, l'agenzia del farmaco, si era già espressa contestando i risultati dello studio giudicati «non valutabili». Nonostante il ministro della Salute, Giulia Grillo, si fosse detta «contraria a questi incontri fatti senza la controparte e la presenza di Aifa» e anche il capogruppo M5s Francesco D'Uva avesse preso le distanze dall'iniziativa.
Nonostante soltanto pochi giorni fa l'Organizzazione mondiale della sanità fosse intervenuta di nuovo sul tema, sottolineando che tra le dieci più gravi minacce alla salute dell'umanità nel prossimo decennio ci sono proprio le campagne no-vax che hanno provocato un calo delle coperture vaccinali ed il ritorno di malattie che erano quasi eradicate.
E infine nonostante persino Beppe Grillo con una inaspettata giravolta avesse firmato il patto pro-vax promosso dal paladino dei vaccini Roberto Burioni. Ecco nonostante tutto questo gli esponenti del Corvelva hanno illustrato le loro tesi in una sede istituzionale e poi hanno presentato le loro iniziative che ovviamente puntano ad eliminare l'obbligo vaccinale. Evidentemente i Cinquestelle in calo di consensi non se la sono sentita di affrontare le conseguenze di una presa di posizione apertamente pro-vax visto che ad esempio, la giravolta di Beppe Grillo gli è costata un diluvio di insulti dai no vax tra i quali il più gentile era «traditore».
Corvelva chiede la calendarizzazione di una legge di iniziativa popolare già depositata alla Camera, sulla sospensione dell'obbligo vaccinale oppure in alternativa l'accelerazione dell'iter della legge, al momento ferma a Palazzo Madama, che prevede il famigerato «obbligo flessibile», che proprio il ministro Grillo ha tirato fuori dal cappello per tentare di accontentare gli elettori grillini accanitamente no vax.
In conferenza sono stati poi illustrate le tesi supportate dall'Ordine dei biologi da quando alla presidenza è salito il senatore Vincenzo D'Anna che aveva paragonato l'obbligo vaccinale alle leggi razziali. Lo studio free-vax sostiene che i vaccini in commercio non sono sicuri poiché presenterebbero «contaminazioni proteiche non dichiarate».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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