Non accetta la fine della relazione. Stupra e minaccia la fidanzata 17enne

Arrestato per atti persecutori: "Se vedi un altro giuro che ti uccido"

Non accetta la fine della relazione. Stupra e minaccia la fidanzata 17enne
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Arrestato per atti persecutori, violenza sessuale e rapina. Le vieta di andare in spiaggia in costume, la schiaffeggia davanti agli amici, minaccia di sfregiarla con l'acido e di postare in rete foto hard. Ma il 17enne ammanettato ieri a Piano di Sorrento non si limita a maltrattamenti e minacce di morte alla fidanzata, una coetanea del posto. Raffaele, nome di fantasia, arriva a violentare più volte la ragazza perché non accetta la fine della loro relazione. «Non ce la facevo più. L'ho lasciato e lui ha fatto il diavolo a quattro. Per paura ero costretta ad accontentarlo» si legge sull'ordinanza di custodia cautelare.

Una storia drammatica di vessazioni e abusi quotidiani che coinvolgono direttamente anche la famiglia della giovane dagli inizi di giugno alla fine di agosto. Raffaele, di una frazione vicina a Piano, sempre nella penisola sorrentina, fa uso di sostanze stupefacenti, hashish e cocaina. Al punto da rendere la vita dei suoi familiari un inferno. Continui maltrattamenti, liti furibonde, violente aggressioni nei confronti della mamma. Tanto che la donna e il fratello, lo zio di Raffaele, sono costretti a denunciarlo. Il giudice dispone per il ragazzo, ancora minorenne, l'obbligo di entrare in una comunità di recupero. La madre tira un sospiro di sollievo, la fidanzata e i suoi pure, sperando che Raffaele riesca a disintossicarsi. Il 17enne, però, dopo pochi giorni fugge dalla struttura e torna a tormentare la sua ex e tutta la sua famiglia. Si presenta sotto casa a ogni ora del giorno e della notte, urla come un forsennato se lei non gli risponde al citofono e non apre il portone. Gelosissimo. Quando la trova in giro per il paese le strappa di mano il cellulare e controlla chat e messaggi sullo smartphone. «Se esci con un altro giuro che ti ammazzo» dice e scrive nei messaggi. Un incubo per tutti e, soprattutto, un grande pericolo. Raffaele arriva anche a violentarla in più episodi a cominciare da giugno. Fino all'inizio di settembre, quando la poveretta decide di denunciarlo. I carabinieri della stazione di Piano raccolgono più elementi possibili, comprese le schermate con le minacce di morte, da inviare al giudice del Tribunale dei Minori di Napoli che coordina le indagini. Il ragazzo va fermato prima possibile. Venerdì il gip partenopeo firma l'ordinanza di custodia cautelare in carcere con le gravi accuse. Nel documento, agghiacciante, si ripercorrono tre mesi di abusi, violenze, paure e angosce subìte dalla ragazzina e dai suoi genitori. «Non esco più di casa per paura di incontrarlo, nemmeno se mi faccio accompagnare da mamma e papà. Ormai vivo nell'ansia continua» mette a verbale la vittima. «Quando ci siamo conosciuti, all'inizio della nostra relazione - spiega ancora ai militari - Raffaele era tranquillo. Sembrava un ragazzo a posto. Poi è diventato possessivo e geloso da morire. Non voleva che uscissi da sola, che frequentassi le mie amiche.

Se poi mi trovava a parlare con un ragazzo diventava una furia». Quando i carabinieri della compagnia di Sorrento lo arrestano, Raffaele non dice una parola. In attesa dell'interrogatorio di garanzia, il 17enne è stato rinchiuso nell'Istituto per Minori di Nisida.

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