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"Non c'è nessuno, trovatevi il lavoro da soli". Il fallimento del reddito 5S

Il servizio di Non è l'arena mette a nudo le falle del reddito di cittadinanza. Centri per l'impiego deserti. La rivelazione: "Ora non chiamiamo noi per le offerte di lavoro, ve le dovete cercare da soli"

"Non c'è nessuno, trovatevi il lavoro da soli". Il fallimento del reddito 5S

Truffe, falle e ambiguità: serve altro per prendere atto del fallimento del reddito di cittadinanza? La misura economica sicuramente ha svolto la funzione di salvagente per molte famiglie in piena crisi pandemica, ma non va dimenticato che inizialmente è stata partorita come norma per spingere i disoccupati a trovare un posto di lavoro. Così purtroppo non si è rivelato: con il passare del tempo è diventato sempre più uno strumento assistenzialista. Ora nel governo si sta discutendo di una stretta per il prossimo anno perché, come si evince anche dall'ultima puntata di Non è l'arena su La7, basta davvero poco per smascherare i fallimenti del reddito targato Movimento 5 Stelle.

Il fallimento del reddito 5S

I problemi gravitano sempre attorno agli stessi due pilastri: i centri per l'impiego e i navigator. I primi in molti casi risultano essere praterie deserte; i secondi vengono associati a fantasmi mai visti per un'offerta di lavoro. L'inviato Carlo Marsilli si è recato al centro per l'impiego di Roma Cinecittà, uno dei più vasti d'Italia. Una struttura su cui fanno affidamento ben sette municipi. Praticamente una città nella città. Ma il triste epilogo è stato chiaro fin da subito.

Il giornalista ha chiesto informazioni generali sulla struttura, provando a parlare con qualche responsabile. Tentativo fallito. "Ieri ci stava l'impiegato, oggi non ci sta", ha raccontato un uomo. Nonostante l'attuale allentamento del Coronavirus in Italia, non sarebbe ripresa la normale attività in presenza a pieno regime. Infatti un altro interlocutore ha svelato che "continua lo smart-working". Il refrain è chiaro: si stanno ancora riorganizzando in ottemperanza alle normative anti-Covid.

Il secondo tentativo è stato fatto a Torre Angela, vicino a Tor Bella Monaca, periferia sud di Roma. In questo caso è stato riferito che per entrare bisogna prendere un appunto tramite mail. Ed è così che l'inviato ha provato a chiamare uno dei numeri lasciati dal centro per l'impiego. Risultato? Per iscriversi bisogna mandare una mail, ma non serve lasciare il curriculum "per cercare poi le offerte di lavoro sul sito della Regione Lazio". Ed è proprio qui che è stata fornita una rivelazione negativamente sorprendente: "In questo momento non chiamiamo noi per le offerte di lavoro, ve le dovete cercare da soli".

E in tutto questo i navigator? Massimo Giletti ha raccolto in studio la testimonianza di un percettore del reddito di cittadinanza. "In questi due anni non ho mai avuto nessuna chiamata da questi famosi navigator", ha rivelato. Non sa neanche quale idea farsene, visto che ha raccontato di non averli mai visti. E non ha fatto mancare critiche ai centri per l'impiego: "Sono inesistenti.

Li chiuderei tutti perché sono soldi che lo Stato spende inutilmente perché non fanno nulla".

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