"Non hai colpe". Il papà della vittima perdona l'investitore

Toccante messaggio all'uomo che ha travolto e ucciso il figlio di 15 anni: "Una fatalità"

"Non hai colpe". Il papà della vittima perdona l'investitore
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Nessuna accusa, nessuna reazione scomposta ma anzi umanità, solidarietà e comprensione. Il padre di Martin Pattaro, il 15enne travolto e ucciso mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in sella a una bici a Loreggia, in provincia di Padova, ha scritto una lettera all'uomo che era alla guida dell'auto che ha travolto il figlio. "Non sentirti in colpa, non potevi fare nulla per evitare l'impatto. Io mi metto nei tuoi panni, coraggio".

Alessandro Pattaro, il padre del giovane, ha voluto così "assolvere" l'automobilista 32enne che ha investito il ragazzo mentre stava tornando a casa dal lavoro. L'uomo, in stato di choc dopo la tragedia, ha raccontato alla polizia di aver visto solo all'ultimo istante il giovane e di non essere riuscito a fare nulla per evitarlo. Da parte del padre quindi, niente rabbia o accuse ma solo comprensione e vicinanza umana nonostante la terribile tragedia.

Martin Pattaro viveva con la famiglia a Trebaseleghe (nel Padovano). Era iscritto all'indirizzo di grafica pubblicitaria dell'istituto tecnico Rosselli di Castelfranco e oltre alla passione per la bicicletta aveva anche quella per la danza. Da cinque anni frequentava la scuola di danza "Two Step" di Trebaseleghe, dove si era innamorato della break dance.

È stato investito al termine della pista ciclabile Ostiglia, mentre attraversava sulle strisce pedonali. Secondo le prime ricostruzioni, il 15enne era in compagnia di un amico e sarebbe sbucato da dietro alcune piante prima di immettersi sulla carreggiata. "Ho sentito un botto, non ho potuto fare nulla", ha raccontato l'uomo alla guida dell'auto che lo ha travolto. Anche per questa dinamica, appena arrivato sul luogo dell'incidente, Alessando Pattaro si è avvicinato all'investitore per consolarlo e per perdonarlo. Fabrizia, la madre del ragazzo, è stata portata in ospedale dopo aver accusato un malore.

Secondo le prime indagini che hanno ricostruito la dinamica del tragico incidente, avvenuto intorno alle 16 e 30, il 15enne aveva appena iniziato a effettuare il cambio di corsia, quando è stato travolto in pieno dall'auto. Un impatto violentissimo, anche se secondo i rilievi l'auto non viaggiava ad alta velocità, tanto che la carrozzeria della vettura è rimasta ammaccata e la parte destra del parabrezza è finita in frantumi. Il ragazzo è stato sbalzato per diversi metri e per lui non c'è stato nulla da fare.

La dinamica escluderebbe responsabilità da parte dell'automobilista, sottoposto comunque da prassi a tutti gli esami del caso, per valutarne lo stato psicofisico al momento dell'incidente e l'eventuale assunzione di sostanze stupefacenti o alcol.

Ma al di là delle indagini, sono proprio le parole del padre della vittima ad "assolvere" l'uomo.

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