Politica

Non toglieteci anche l'eroe MaZinga Meglio definirlo «governo Zingaraio»

L'asse Di Maio-Zingaretti sintetizzato con una sigla che ricalca il cartoon giapponese degli anni '80. Ma quel robot era forte

Lodovica Bulian

La base ribolle. La rete, piazza virtuale del M5s e termometro del suo consenso, s'infiamma. Il possibile accordo con il Pd come sbocco alla crisi di governo fa infuriare i seguaci di Luigi Di Maio. Le pagine Facebook del M5s e del capo politico sono inondate di commenti durissimi sul potenziale abbraccio con i dem. Critiche, minacce di addii, sfoghi di cocenti delusioni. Fiumi di no a un esecutivo col Pd che si riconoscono nella posizione espressa ieri sugli stessi social da Alessandro Di Battista, contrario all'alleanza giallorossa. Un segnale da non sottovalutare per i vertici 5s. «O Salvini o il voto», è la sintesi delle urla rabbiose che arrivano dalla base. E mai col Pd. Al post con cui su Facebook il M5s annunciava i dieci punti programmatici su cui intavolare la trattativa con i dem, ci sono una valanga di commenti. Tutti bocciano la possibile intesa. Infatti uno dei più grandi timori di chi tra i vertici dei 5s in queste ore spinge per il voto subito è proprio il rischio che la base non capisca. Non comprenda l'alleanza «per il bene del Paese» con quello chiamato fino a poco fa il «partito di Bibbiano». Meglio la Lega. E ricucire con Salvini: «Se andate col Pd, entro tre anni sparite del tutto. Tornare con la Lega e poi voto, sarebbe il meglio per gli italiani! Salvini ha fatto un passo indietro e credo si possa tornare a parlare!», è il tenore dei commenti. E ancora: «Se accetta l'accordo con il Pd è la fine per il movimento io nn li voterò più.... O il pd accetta il taglio dei parlamentari p si va al voto. Mai scendere a compromessi. Alcuni utenti sono ancora più duri: «State distruggendo il Movimento. Ritornate alla lucidità, state perdendo la brocca!! Se formate un governo con il Pd, il movimento si estinguerà. Come si fa a non capirlo? A quel punto meglio tornare a parlare con la Lega o in alternativa il voto!!». «Ci si allea col partito di Bibbiano e delle Banche!! Bravi e buona fortuna! Io quando ci sarà da votare e come me credo milioni di Italiani, non dimenticheremo! Eravate nati per cambiare l'Italia, per non essere come gli altri! Ipocriti e salva poltrone ecco cosa siete diventati!». Un altro: «Se iniziate un'alleanza col pd, scordatevi il mio voto e quelli di chi so che vi ha votato». E poi c'è anche chi si sente escluso dal mito della democrazia partecipativa che era una bandiera dei pentastellati. Che fine ha fatto Rousseau? «Fateci votare, perché non ci chiedete il parere? Non vogliamo un alleanza con il Pd», scrivono.

«Ci portate alla distruzione, ma il nostro parere non conta più?».

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